Più guariti che contagi: la frenata continua A rianimazione 5 posti liberi, 9 casi in una Rsa

Sono tutti ospiti dell’istituto di Stia. 78 nuovi positivi: è il sesto giorno sotto quota 100. La città (16) al livello più basso da ottobre. Il totale dei malati poco sopra duemila e per la prima volta i quarantenati sotto quattromila. Il tasso Rt in calo: è a 1,2 in Toscana

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di Alberto Pierini

Marco Feri, prudente come un primario e non come un rocker che pure è la sua seconda pelle, non ci fa la bocca. Ma l’assalto a terapia intensiva, il suo reparto, sembra proprio essersi allentato. Non ha ancora quei numeri che ti fanno intravedere la missione compiuta ma continuano i passi nella direzione giusta. A ieri al San Donato c’erano cinque posti liberi di rianimazione. Ventuno occupati sui 26 preesistenti e poi rafforzati: e senza ancora far scendere in campo i primi sei del nuovo blocco. Determinanti, sia per nuove emergenze sia per riequilibrare il rapporto tra i letti Covid e quelli riservati alle altre patologie. E’ la foto più efficace di una giornata che consolida i segni di frenata dell’epidemia. Per gli amanti dei numeri ce n’è anche un’altra, anzi due.

La prima è che per il sesto giorno consecutivo siamo rimasti sotto i 100 casi: può sembrare poco ma eravamo ormai disabituati. La seconda è il sorpasso dei guariti (90) sui nuovi contagi (78). In questa fase di progressiva ritirata era successo un paio di volte, non di più, pur mantenendosi i due dati in un discreto equilibrio reciproco.

Di fatto la curva continua ad appiattirsi. Ed è altrettanto chiaro che sta scendendo l’indice Rt di contagiosità: sappiamo solo che in Toscana, pur ancora una delle regioni messe peggio, è arrivato a 1,2 e sui dati di una settimana fa. E’ chiaro che anche ad Arezzo quel 2,8, pur contestato dagli esperti, che ci aveva spaventato è roba passata. La situazione reale è diversa e ha preso un’altra direzione.

Le prove fioccano. Anche se non mancano elementi preoccupanti. Un "focolaio", un piccolo focolaio si è sviluppato nella Rsa San Carlo Borromeo di Stia, confermato dal sindaco Nicolò Caleri. Nove gli ospiti contagiati, i tamponi continuano anche sui dipendenti e sul personale. Un campanello d’allarme, il fronte delle case di riposo nella seconda ondata si era freddato rispetto alla prima, ma il pericolo in questi istituti è sempre al varco.

Resta però il trend di fondo, con mille conferme. Il totale degli attuali positivi non è calato ma precipitato a 2285: ricordiamo che era stato sulle soglie dei cinquemila, dato ormai dimezzato. Di questi un 85% è a casa, la percentuale si sposta poco anche nel valzer dei guariti.

E per la prima volta scendono sotto i 4000 anche i quarantenati, i famosi contatti stretti che come i positivi non possono muoversi da casa: siano a 3851. Gli isolati sono più di seimila, altra cifra che si va ridimensionando di giorno in giorno. E’ risalito leggermente il numero dei pazienti nella bolla Covid, ma a 106, sotto ogni rischio di saturazione. La famosa seconda ondata: vorremmo tanto dire l’ultima ma nessuno di noi lo dirà. Scottati e scaramantici.