Piscina, Chimera Nuoto disponibile a chiedere il green pass: figlio di Magara si dimette

L'associazione che gestisce i corsi e le attività in vasca si dissocia e il Comune valuta la formula per ’riaprire’. Porte aperte ma attività bloccate

Piscina

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Arezzo, 21 gennaio 2022 - Piscina ’aperta’, corsi bloccati. La questione tiene ancora banco ma potrebbe essere davvero vicina ad una svolta ed evitare la drammatica pagina di un possibile sequestro preventivo. Il nodo da sciogliere è in mano al Comune che, dopo aver emesso l’ordinanza di chiusura fino al ripristino delle condizioni di legalità (ovvero la verifica del Green pass rafforzato) e aver denunciato penalmente per inottemperanza di un provvedimento dell’autorità in materia di sicurezza sanitaria il titolare – Walter Magara – ora deve capire se, e come, consentire l’attività agonistica e i corsi di nuoto a quanti, invece, vogliono mettersi in regola, rompendo il fronte del ’no pass’ andato avanti per troppo tempo.

«Ci stiamo lavorando», spiega il sindaco Alessandro Ghinelli visto che Magara resta formalmente il gestore deputato al controllo. Un passo indietro. La struttura pubblica è gestita dal «Centro sport Chimera» attraverso un project financing. Quest’ultimo, a sua volta, affitta alle associazioni sportive sia l’attività natatoria (gestita dalla Chimera Nuoto ma anche da altre realtà come le attività rivolte ai disabili) che la palestra e il bar (questi ultimi in regola).

La Chimera nuoto di cui è presidente Massimo Coli si è formalmente dissociata dal braccio di ferro innescato dal gestore e ha reso noto di voler controllare la carta verde agli iscritti. Dopo l’apertura, in violazione di ordinanza di mercoledì, la Chimera nuoto ha sospeso i corsi di nuoto e l’attività agonistica comunicandolo a tutti gli iscritti anche attraverso la sua pagina facebook. Al Comune ha chiesto che venga loro consentito di ripartire in regola.

Una decisione che ha provocato le immediate dimissioni di Marco Magara, figlio di Walter, vicepresidente, direttore sportivo e allenatore della stessa associazione perché «in contrasto con i miei principi e con il dettato Costituzionale». Stessa frase ripetuta al momento del controllo della polizia municipale al palazzetto. A Palazzo Cavallo quindi si studia come poter aggirare l’ostacolo Magara.

Quest’ultimo potrebbe delegare la Chimera nuoto ma soluzioni di compromesso da parte del gestore sembrano difficili e le chiavi della struttura restano in mano sua. Sindaco, assessore allo sport (Scapecchi), dirigenti e Municpale stanno quindi valutando se poter modificare l’ordinanza contingibile e urgente di chiusura, assunta anche sulla base del parere del Dipartimento di igiene dell’Asl secondo cui il mancato controllo della certicazione verde «aumenta il rischio di contagio».

Una matassa non semplice da sbrogliare della quale è stata investita anche la magistratura. Situazione di stallo invece a Foiano nella struttura gemella già sanzionata tre volte. L’unica differenza è che Magara, in questo caso, ha fatto ricorso contro una delle sanzioni riproponendo le farneticazioni già inviate a Comune prefettura sulla negazione del sistema e dell’ordine costituito e continuando a firmare con il sangue, rigorosamente finto.

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