
Tecnici ed esperti al lavoro nel cantiere: nessuno stop nemmeno per agosto
Un milione lo hanno trovato sotto l’albero, un altro lo stanno aspettando dal 2018. E così, in questa attesa alla sor Bonaventura, la Pieve si sta trasformando. Nei giorni scorso il vescovo in persona si è messo il caschetto ed è salito sulle impalcature. Su su, fino all’ultimo piano, fino al confine tra i due mondi opposti. Sulla facciata si sta intervenendo a spron battuto, i lavori sono no stop e si sa quanto sia difficile in un Paese come il nostro saltare anche le ferie di agosto.
La direttrice dei lavori, l’architetto Lorenza Carlini, assicura che il traguardo di dicembre sarà rispettato. "Stiamo seguendo una tabella di marcia molto precisa. Il cantiere non si ferma neppure ad agosto, abbiamo organizzato turni per essere sempre presenti sui ponteggi". La visita di Migliavacca è stata "una piacevole scoperta, anche perchè il vescovo ha voluto salire fino all’ultimo livello dei ponteggi soffermandosi ad osservare ogni dettaglio della fase di restauro. Per noi è stata una bellissima sorpresa". Un restauro accurato, meticoloso, portato avanti in un gioco di squadra tra tecnici e professionisti.
Una colonnina era visibilmente ammalorata ed è stata sostituita, ma il milione arrivato a fondo perduto da Patrizio Bertelli sta consentendo di mettere in sicurezza l’intera facciata. Un intervento che la Diocesi esegue direttamente e per questo i tempi sono spartani. Discorso diverso per il campanile. Ormai dal 2018 era stata stanziato un altro milione di euro per la messa in sicurezza del campanile, le cui condizioni non sono rassicuranti. Da allora l’intervento è entrato in una ragnatela burocratica dal quale ancora non è riuscito ad emergere: ma è determinante che lo faccia. Qui la regia è della soprintendenza: in passato si era detto che una parte di quel finanziamento era stato dirottato sui sopralluoghi e sui controlli resi necessari dai cedimenti sulla facciata, conferme in proposito però non ne sono mai arrivate. L’unica certezza è che bisogna fare presto. Anche per valorizzare al massimo il restauro in corso. E che non si fermerà alla sola messa in sicurezza dello straordinario ricamo di pietra che tappezza la Pieve.
È infatti certo che sarà completamente trasformata l’illuminazione esterna, esaltando il colpo d’occhio di un monumento che insieme a Piazza Grande è il simbolo e l’icona della città. Non solo. Ci sono in vista anche la realizzazione del tamburo di vetro al posto del portale, grazie al quale la visione della navata potrà essere garantita anche di notte.
Della navata e del Polittico, rientrato a casa base dopo la sua "villeggiatura" a New York e a Londra.
Dovrebbe essere montato su un basamento nuovo, in grado di intercettare al meglio l’attenzione dei turisti che si spingono nel cuore della grande basilica.
L’inaugurazione di Natale ci consegnerà un monumento rilanciato e rinnovato. Potremo dire lo stesso anche del vertiginoso campanile?
Lucia Bigozzi