Piero e Domenico, angeli del cimitero: 80 anni, curano le tombe ogni giorno per ore

Hanno perso le mogli, passano le giornate all'interno: oltre a quelle di famiglia sistemano anche tante altre, dai parenti a quelle abbandonate. "Qui troviamio la quiete"

Piero e Domenico al cimitero

Piero e Domenico al cimitero

Arezzo, 21 settembre 2019 - Arrivano la mattina armati di annaffiatoio, guanti, rosario e tanta buona volontà. E cominciano a estirpare le erbacce, annaffiare i fiori, pulire le lapidi e le foto. Sono gli angeli custodi del cimitero. Persone anziane che ogni giorno, nel camposanto monumentale mettono a disposizione tempo, attenzioni e impegno per coloro che non ci sono più. Due, in particolare, non saltano un giorno della settimana.

Si chiamano Piero Borgogni e Domenico Zazza e hanno, rispettivamente, 86 e 83 anni. «La mattina riesco a lavorare di più e curo una trentina di tombe. Poi nel pomeriggio qualcuna di meno», racconta Piero. «Tolgo le erbacce, annaffio i fiori, pulisco le lapidi e le foto. Qua ho mia moglie Leda e 16 dei miei parenti. Gli altri sono amici, conoscenti, figli di amici che, magari, non hanno nessuno che pensi a loro. Io tempo ne ho e per me non è una fatica».

«In questo luogo è sepolta anche mia moglie Alba – interviene Domenico – e poi ci sono tanti amici di un tempo. Oppure persone sconosciute alle quali mi sono affezionato negli anni. La cura e il decoro delle tombe spetta al privato e io, finché sarò in grado, verrò con piacere ogni giorno. Non so perché il cimitero venga visto come un posto tetro. Qua io trovo quiete, armonia e la gentilezza di chi lo frequenta».

La mattina Piero e Domenico arrivano a piedi o in bicicletta. Conoscono tutti gli operai e i dipendenti, e, con l’esperienza di chi presta servizio ogni giorno, danno loro utili consigli e suggerimenti. «Frequento il cimitero da quasi trent’anni e posso dire che mai era stato così bello e curato. Qua mi sento a casa. Ci sono panchine per risposarsi, spazi verdi, prati, annaffiatoi e fontanelle ovunque. L’ultima è stata messa su nostra richiesta.

Luca (Amendola, presidente di Arezzo Multiservizi nda) viene spesso a parlare con noi e l’ultima volta gli feci notare che in una parte del cimitero, per noi anziani, era difficile portare acqua ai fiori, perché la fontanella più vicina era comunque un po’ troppo lontana. Così ne è stata aggiunta un’altra. Io posso solo ringraziare per l’attenzione che viene dedicata a questa struttura». «Avere un cimitero così curato è meraviglioso - conclude Domenico - non è soltanto un ambiente dignitoso per i defunti ma è un luogo piacevole da frequentare per chi si prende cura di loro».