Picchia la compagna e la manda in ospedale

Di notte si aggira intorno alle corsie: colpisce anche i carabinieri che lo avvistano. Scatta l’arresto. Avviato il protocollo del "codice rosa"

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di Claudio Roselli

Violenza nei confronti della compagna, rifiuto di fornire le proprie generalità e per giunta anche aggressione nei confronti di un carabiniere: un cumulo di reati secondo questo preciso ordine cronologico, dei quali dovrà ora rispondere un uomo di 32 anni noto alle forze dell’ordine, originario dell’Ucraina ma residente in Valtiberina, che si è reso artefice di una nottata molto movimentata, quella fra martedì e ieri. Con l’aggravante costituita da fatto che – così risulta – non avrebbe agito nemmeno in preda ai fumi dell’alcool o ad altri stati di alterazione, quindi sostanzialmente lucido. Proprio l’altra sera, aveva avuto un diverbio (l’ennesimo) con la convivente, che era sfociato in maltrattamenti a spese della donna, la quale però – evidentemente esasperata da questo comportamento – era riuscita a comporre il numero telefonico di emergenza 112, richiedendo il pronto intervento dei carabinieri per una situazione in casa che era oramai degenerata. L’aggressione aveva provocato alla compagna dell’ucraino anche alcune escoriazioni, di entità non preoccupante ma pur sempre tali da rendere necessario il trasferimento in ambulanza al pronto soccorso dell’Ospedale della Valtiberina di Sansepolcro, sia per l’effettuazione degli accertamenti che per la successiva attivazione del protocollo del "codice rosa".

Al momento del suo arrivo nella struttura sanitaria, il compagno non era presente, né sulle prime si sapeva dove fosse finito. Dubbio sciolto intorno alla mezzanotte, quando i militari della Compagnia biturgense hanno notato un individuo aggirarsi nelle vicinanze dell’ospedale con un atteggiamento poco chiaro o che comunque non lasciava trasparire normalità; ipotizzando che lui fosse l’aggressore, si sono avvicinati per identificarlo: alla precisa richiesta, però, lui si è opposto e non ha fornito le proprie generalità, né ha voluto esibire alcun documento di riconoscimento.

I carabinieri stavano allora per procedere con il fermo, quando l’uomo ha messo in atto l’ultimo gesto della serie: una gomitata sferrata a indirizzo di uno dei due carabinieri, che ha riportato lesioni personali alla mano destra. A quel punto, il 32enne è stato bloccato e condotto subito in caserma, poi arrestato dopo che erano stati appurati i suoi estremi, anche attraverso l’ausilio di altri militari. Adesso dovrà rispondere di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate, rifiuto di fornire le proprie generalità e maltrattamenti in famiglia. Le indagini verranno ulteriormente approfondite per avere un quadro più esatto del contesto familiare.