LAURA LUCENTE
Cronaca

Piano operativo: scontro aperto. Permessi di costruire a rischio. Botta e risposta tra Pd e Comune

La consigliera dei democratici Bigliazzi punta il dito contro il sindaco di Cortona e lancia l’allarme. Il primo cittadino Meoni replica: "La minoranza non si opposta al taglio delle aree edificabili".

Consiglio comunale di Cortona: è scontro tra Pd e Comune sul Piano Operativo

Consiglio comunale di Cortona: è scontro tra Pd e Comune sul Piano Operativo

"A Cortona il rilascio dei permessi a costruire rischia di bloccarsi completamente dal prossimo 27 maggio". A dirlo è il capogruppo del partito democratico Vanessa Bigliazzi che insieme al suo partito lancia l’allarme spiegando nei dettagli l’accaduto. "Il Comune non ha ancora approvato il nuovo Piano Operativo, il cui iter è iniziato nell’aprile 2020. Una situazione gravissima che sta allarmando tecnici, imprese e cittadini. Il Piano Operativo è lo strumento fondamentale che dà attuazione concreta al Piano Strutturale, definendo regole, limiti e possibilità di intervento sul territorio. Senza questo strumento, tutto si paralizza: progetti edilizi, investimenti, lavoro e perfino le entrate del Comune. Eppure, nonostante l’enorme importanza del Piano, il sindaco Meoni che detiene la delega all’urbanistica è rimasto fermo, senza assumersi la responsabilità di guidare il processo a termine". Il Pd giudica questo "immobilismo inaccettabile, soprattutto se consideriamo che lo stesso Meoni si scaglia da anni contro la legge regionale sul consumo di suolo, invocando la tutela dei proprietari che pagano l’Imu su terreni edificabili".

Cortona è ad oggi l’unico Comune della zona a non aver ancora approvato il Piano Operativo. La replica dell’amministrazione Comunale arriva proprio dal sindaco Luciano Meoni che sul suo profilo social spiega: "Il piano operativo segue il Piano Strutturale Intercomunale, tuttavia dobbiamo dire che proprio il gruppo PD e Cortona Civica avevano chiesto la massima condivisione del procedimento che chiaramente ha richiesto più tempo. A breve il piano operativo sarà adottato con una comunicazione ed incontro pubblico. Le salvaguardie che scattano il 27 maggio, non avranno ricadute significative sulle esigenze della popolazione in quanto riferite a casistiche ristrette".

Meoni attacca poi la minoranza accusandola "di non essersi opposta al taglio mai visto prima delle aree edificabili, per il famoso consumo del suolo che proprio la Regione ha imposto ai comuni, solo per un tornaconto politico in vista delle imminenti elezioni regionali" e ricorda "il loro disinteresse a non tutelare il territorio non votando per fermare l’invasione degli impianti agri voltaici".

Dal canto suo Bigliazzi ricorda al primo cittadino che il "Comune avrebbe potuto e dovuto intervenire per salvaguardare le aree edificabili, adottando atti concreti, ma ha prevalso l’inazione. E ora tenta di scaricare ogni responsabilità su altri enti, arrampicandosi sugli specchi e raccontando falsità".