
Pezzi di qualità e voglia di stupire "Abbiamo portato qui il meglio"
Il percorso è sempre ricco e variegato. Il merito va ai venti espositori che anche per questa 61esima edizione hanno scelto di portare in mostra il meglio delle proprie collezioni. E il pubblico, fatto soprattutto di appassionati e collezionisti, non tarda a premiarli anche con l’acquisto. “Siamo tornati a Cortona dopo qualche anno”, racconta Mario Alberghini titolare de “Il Mercante Antichità” di Figline Valdarno. “La scelta di anticipare a poco dopo il ferragosto la mostra non si confaceva molto con i nostri impegni, ma abbiamo voluto provare, spinti anche dal direttore Velona”.
Alberghini ha deciso di condividere lo stand con la collega Silvia Severi di Reggio Emilia titolare della azienda Atelier Du Bois che ha portato a Cortona soprattutto oggetti di cristalleria. Nello stand tra i numerosi e bellissimi mobili antichi spiccano anche due lampadari integri del ‘700 a candele, in legno e ferro traforato con ben 18 luci di un metro e 80 di ampiezza.
“Li abbiamo venduti quasi subito vista la loro rarità e bellezza - spiega ancora Alberghini – se l’è aggiudicati un imprenditore del nord Italia. Stiamo lavorando bene, il pubblico che viene è interessato”.
Arriva dal cuore di Firenze l’antiquario Duccio Conti Caponi dell’omonima galleria di famiglia. Architetto d’interni con il pallino per l’arte e l’antiquariato tramandato dal nonno pittore (era allievo di Ottone Rosai) e dal padre Renato neurochirurgo e connoisseur, ha scelto la Cortonantiquaria per la prima volta. “È stato il direttore Velona ad invitarmi e ho accettato di buon grado perché la conoscevo e l’apprezzo molto. Ho scelto di portare oggetti di qualità, tavole del ‘500 e pittori di livello come il quadro ‘incoronazione di spine’ di Pietro Paolo Raggi, oltre a capricci architettonici di un certo livello”.
L’antiquario fiorentino giudica l’affluenza non magnifica “credo che il periodo scelto dalla mostra, così a ridosso del Ferragosto non sia esattamente il migliore e anche il meteo, con questo caldo importante, non ci ha dato una mano. Ogni fiera che faccio, però, ha la sua importanza. Ho preso numerosi contatti”.
Per l’antiquario torinese Fabio Di Ruggiero questa è la seconda Cortonantiquaria, dopo quella del 2022. “Sono tornato volentieri e gli affari stanno andando particolarmente bene. Ho avuto clientela soprattutto italiana proveniente dal centro Italia. Ho scelto di portare una selezione di oggetti particolarmente ricercati, di fascia medio alta. Sono specializzato in dipinti antichi dal manierismo fino al neoclassicismo”.
Di Ruggiero giudica il 2023 un anno positivo nonostante l’economia italiana sia in sofferenza. “Puntando alla qualità la clientela giusta arriva” e fa un plauso alla mostra che giudica più vivace organizzata rispetto ad altre.
Un ritorno a Cortona anche per l’azienda Arte Leone di Monselice in provincia di Padova. Proprio da loro si è fermato nella sua visita Vittorio Sgarbi acquistando un vetro degli anni ’40. “La mostra cortonese è un’istituzione che facciamo sempre volentieri- sottolinea Eugenia Goldin sorella del titolare Mariano– anche se non c’è stata un’affluenza importante. I tempi sono difficili per tutti e dobbiamo farci i conti. Ma andiamo avanti in questo fantastico mestiere con dedizione e passione immutata”.
Laura Lucente