Pd, scatta il rimpasto in segreteria: ma Ricci resta al suo posto

"La parola d'ordine è collegialità". Appello di Ceccarelli: "Ritroviamo il contatto con la gente"

Albano Ricci

Albano Ricci

Arezzo, 22 marzo 2018 - Resta in sella Albano Ricci, segretario provinciale del Pd, ma la sconfitta non è passata senza contraccolpi. I Dem ripartono infatti da una gestione unitaria al termine di tre direzioni provinciali nelle quali le minoranze non hanno lesinato critiche rispetto alla conduzione politica dell’ultima tornata elettorale. Attacchi erano arrivati nelle prime due sedute dagli orlandiani Massimiliano Dindalini e Francesco Ruscelli; e dall’ala vicina a Michele Emiliano, rappresentata dall’ex sindaco di Castiglion Fiorentino Paolo Brandi.

La ricucitura totale è avvenuta nell’ultima direzione, raccogliendo l’appello alla responsabilità lanciato dall’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, pure lui dell’area orlandiana. Ceccarelli ha sottolineato la necessità per il Pd di porre le basi «per ragionare in modo condiviso». La colpa della sconfitta, ha aggiunto, non è degli elettori ma dello stesso Pd che non ha saputo spiegarsi e che ha perduto il contatto con la gente.

Albano Ricci si dice in ogni caso soddisfatto per l’esito della tripla direzione, «nessuno - dice - ha chiesto le mie dimissioni, da tutti è stata invece chiesta una ripartenza fondata su alcune parole d’ordine, quali umiltà e collegialità. Si ricominci adesso dallo spirito del Pd di Veltroni, snaturato negli ultimi anni». Sul piano pratico, Ricci annuncia «il prossimo rimpasto, o allargamento, della segreteria provinciale in modo che tutte le sensibilità del partito vengano rappresentate.

Non ci sono vincoli statutari che ci impongano di andare ina una direzione o nell’altra, l’importante che all’obiettivo arriviamo tutti insieme». Aggiunge il segretario che «il percorso sarà molto breve, già nei prossimi giorni metteremo in pratica quello che è stato il dettato della direzione nell’obiettivo di una gestione del partito unitaria e condivisa, superando le divisioni correntizie». Prova dunque a cambiare il Pd dopo la sconfitta che ha portato all’azzeramento della rappresentanza di parlamentari aretini E il primo passo è appunto quello di una segreteria rinnovata e aperta a tutti i contributi.