Panno, il nuovo appello Chiassai: "Subito i fondi"

Anche la presidente della Provincia in visita alla Manifattura in pericolo. Cresce il pressing sulla Regione per l’azienda. "E’ un simbolo del territorio"

Migration

di Sara Trapani

"La Regione stanzi fondi per questa eccellenza mondiale": è la richiesta portata avanti da alcuni esponenti del centrodestra in visita ieri nello stabilimento di Soci dove si produce il Panno Casentino. E’ la sollecitazione della presidente della Provincia Silvia Chiassai Martini che insieme al sottosegretario al lavoro Tiziana Nisini (capolista della Lega alla Camera nel collegio uninominale) e i consiglieri regionali della Lega Marco Casucci e di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri, ha incontrato sindacati, consulenti e lavoratori della fabbrica-comunità.

Il Panno Casentino è un’eccellenza del territorio che rischia di scomparire: da settimane, sindacati, istituzioni, associazioni di categoria, sono mobilitati per salvare la fabbrica e il comparto fondamentale per l’economia della vallata. Lunedì è arrivata la decisione del giudice di Prato del rinvio di trenta giorni della procedura dei licenziamenti collettivi: 18 lavoratori rischiano il posto. Adesso però tutti gli attori in campo dovranno lavorare insieme affinché si trovi finalmente una soluzione definitiva a questa complicata vicenda in modo da salvare un simbolo del territorio che porta l’intera provincia ai livelli più alti in tutto il mondo.

"Fondamentale la tutela del prodotto che è una eccellenza mondiale. Il Panno Casentino si distingue per la sua unicità in quanto viene prodotto soltanto ed esclusivamente in questo territorio – sottolineano gli esponenti del centrodestra –; prendiamo atto con soddisfazione del rinvio della procedura di licenziamento collettivo, ma esprimiamo preoccupazione per gli alti costi dovuti ai prezzi di gas ed elettricità". Quello del caro energia è un problema che riguarda tutto il sistema produttivo. Sono infatti sempre di più anche nella vallata, le piccole o medie imprese che stanno lanciando appelli e richieste di aiuto a causa dei costi insostenibili.

"La Regione deve stanziare i fondi necessari per difendere le eccellenze del territorio e del Made in Italy – concludono – che non vanno solo tutelate ma anche adeguatamente valorizzate e promosse, mentre invece la Regione Toscana sembra non avere alcun interesse e attenzione per il valore del Made in Italy, vero nostro ’petrolio’".