GAIA PAPI
Cronaca

"Palestra della politica". Continua la scuola civica. Ma Stefano Tenti rilancia verso il bis dell’iniziativa

"Vogliamo farne uno spazio di incontro fisso per studenti super partes". Già due ragazzi hanno deciso di impegnarsi stabilmente nella vita pubblica.

"Palestra della politica". Continua la scuola civica. Ma Stefano Tenti rilancia verso il bis dell’iniziativa

Con l’arrivo dell’anno nuovo è tempo di bilanci anche per la Scuola di educazione civica promossa dall’associazione "Tra Tevere e Arno", presieduta da Stefano Tenti. Un’avventura, iniziata ad ottobre, che continuerà il suo cammino per tutto l’anno scolastico, che dà la possibilità di immergersi nell’educazione civica, materia tornata finalmente a scuola nel 2020. Gli incontri sono rivolti agli alunni del triennio delle scuole superiori, agli insegnanti, agli universitari e a chiunque fosse interessato alla vita politica, sociale ed economica. Si parla di storia del Novecento e delle dottrine politiche che lo hanno contrassegnato; della sociologia, della geopolitica, ma anche della sostenibilità energetica fino all’economia e alla comunicazione per cercare di comprendere quanto possa essere cambiato con l’arrivo dei social. Sono venti gli incontri in tutto, oggi, quello con il sindaco Ghinelli, è il sesto in calendario. Ad un terzo del cammino chiediamo al dottor Tenti di fare un bilancio.

"E’ sicuramente molto buono. Mai ci saremmo immaginati un’attenzione tale da parte delle scuole, ma soprattutto dei ragazzi. Diciamoci la verità gli argomenti fino ad ora trattati sono di un certo spessore e gli incontri durano circa un’ora e mezzo. Anch’io sono stato studente e in queste occasioni l’attenzione non è mai stata alle stelle. Invece non c’è stata lezione in cui gli insegnanti sono stati costretti a richiamare i ragazzi all’ordine. Mai un telefonino ha distratto qualcuno. E poi gli interventi finali sono sempre stati molto intelligenti, non sollecitati dai professori. Interesse che i ragazzi stanno manifestando anche attraverso i social. Insomma, è grande la soddifsazione".

In occasione della presentazione della Scuola aveva detto che sarebbe stato un successo avvicinare anche un solo ragazzo alla cosa pubblica.

"Esatto. E già è accaduto. Due ragazzi hanno contatto la direttrice della Scuola manifestando il loro interesse ad impegnarsi nell’amministrazione pubblica".

E cosa accadrà ora? "I loro nomi sono stati annotati. Alla fine dell’anno scolastico, fra cinque mesi circa, si tireranno le somme e ci permetteremo di contattare gli studenti maggiorenni per sentire se qualcuno avesse voglia di partecipare a lezioni di politica non di parte, elemento questo che voglio sempre sottolineare con forza".

Quale lo scopo?

"Contribuire a trovare i prossimi protagonisti della cosa pubblica del nostro territorio. Giovani che abbiano voglia di dedicare tempo ed energia alla causa".

Si pensa già al prossimo anno?

"Sì, e l’idea c’è. Ma il progetto ancora non lo abbiamo. Ci lavoreremo a breve sempre con l’impegno che i relatori siano politici ma non partitici. In questo senso voglio complimentarmi con ciascuno di loro che, pur appartenendo ognuno ad uno schieramento, come è naturale, l’ha fatto però trasparire. Sono stati estremamente corretti".

Quindi si replica?

"L’idea è di continuare questa Scuola anche il prossimo anno, ovviamente è necessario l’accordo con presidi e provveditorato, dai quali è giunta un’attenzione, come dicevo, inaspettata. Considerate che ad ogni lezione partecipano circa 50 ragazzi. Il bacino raggiunto con le nostre lezioni è enorme. Come è enorme la nostra soddisfazione già adesso".