Pagelle di Giostra: acuto da 10 e lode di Marmorini, male Scortecci, giù i deb rossoverdi

Il 5 lancia Tommaso al massimo dei voti, Gianmaria deludente, Colcitrone in rosso, Vernaccini e Parsi da rivedere

Il punto negativo di Scortecci

Il punto negativo di Scortecci

Arezzo, 24 giugno 2018 - Sant'Andrea rivoluziona pure le regole della matematica: anche cambiando i fattori, cioè i giostratori, il prodotto non cambia: vincono sempre loro, come l’antico centravanti Ganz: quelli coi colori biancoverdi che stavolta si fermano a nove, ma (forse) solo perchè il dieci non serviva. La lancia la suggella il solito Enrico Vedovini, ma il vero eroe di serata si chiama Tommaso Marmorini, un altro ragazzo terribile, un altro che spolvera il centro all’esordio in piazza come era riuscito solo a Elia Cicerchia e Stefano Cherici. Di questa stoffa sono fatti i fuoriclasse (salvo conferma ovviamente). Vediamo le pagelle.

TOMMASO MARMORINI ED ENRICO VEDOVINI 10 e lode La miscela fra il più anziano e il più giovane si rivela esplosiva, come quella della polvere da sparo. A ruoli invertiti, perchè è il debuttante che crea (col centro che spariglia le carte di una Giostra fino a quel momento modesta) ed è il veterano che conserva, con tiro facile per lui come bere un bicchiere d’acqua.

TOMMASO MARMORINI 10 e lode Quando esce lui per primo da via Vasari in tribuna corre un mormorio di disappunto: no, è la tattica sbagliata. In realtà gli strateghi di Sant’Andrea dovevano già aver capito quale ghiaccio bollente ci fosse sotto la casacca dell’esordiente. Freddo, sicuro, essenziale, è protagonista di una carriera e un tiro al limite della perfezione, col «pomodoro» coperto dall’impatto della lancia. Giù il cappello, signori, in questa notte di giugno è nata una stella. Avrà bisogno di verifica ai prossimi appuntamenti in piazza, ma senza classe non si giostra così.

ENRICO VEDOVINI 10 e lode Ha il compito più facile del mondo per uno della sua esperienza: chiudere quello che l’attor giovane suo compagno aveva cominciato. Un rigore a porta vuota, ma vale la lancia d’oro che consente l’aggancio a Porta Crucifera. Il voto è d’obbligo.

GIAN MARIA SCORTECCI 4 Lo tradisce forse il cavallo, ma un punteggio così basso il Ragazzone di Santo Spirito non lo aveva mai colto dal debutto in piazza del 2012. Una serata storta capita a tutti, ma quanto pesa l’assenza in piazza del grande equilibratore Martino Gianni?

ELIA CICERCHIA 6 E’ la seconda volta consecutiva che non colpisce il centro (anche se ci va vicino), lui che ne aveva fatto il suo marchio di fabbrica. Anche per lui c’è l’incognita del cavallo Napoleon scambiato con Scortecci, ma l’infortunio di un anno fa pare averne minato qualche certezza.

DAVIDE PARSI 6 Il quattro col quale esce dalla prima carriera di Porta del Foro è discreto, non lontano dal centro.Merita di riprovarci alla prossima Giostra.

ANDREA VERNACCINI 5 Sì, è vero: il punteggio è lo stesso del compagno, ma lui pare aver perso il feeling col centro che ne aveva caratterizzato il superlativo 2016.

ADALBERTO RAUCO 3 Come quello che coglie sul tabellone. Ancora acerbo per il ruolo di prim’attore che Colcitrone gli aveva consegnato.

LORENZO VANNESCHI 3 Di incoraggiamento, visto il 2 col quale lo beffa il buratto. A Porta Crucifera qualcuno rimpiange Andrea Carboni?

MAURIZIO CARBONI E MAURO DIONIGI 10 E LODE. Rettore e capitano azzeccano tutto. Prima il sostituto di Cherici, il Marmorini che si rivela l’asso di briscola, e poi la tattica di gara, col deb che parte per primo e fa scopa.