"Oltre metà pensionati a meno di mille euro"

La denuncia di Galletti dalla Confartigianato: "E su cento persone 34 sono a riposo, record in Toscana. La richiesta di sostegno

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di Gaia Papi

E’ emergenza caro–vita tra i pensionati e a dirlo sono i numeri: più della metà percepisce meno di mille euro al mese. Dati allarmanti che arrivano dall’Inps. I rincari continui e l’inflazione galoppante non fanno altro che gettare benzina sul fuoco.

"Nella nostra provincia, secondo i dati dell’istituto nazionale di previdenza, 34 cittadini su 100 sono pensionati e si tratta del rapporto più alto in Toscana", spiega il presidente di Anap Confartigianato, Angiolo Galletti che lancia l’allarme su un aspetto in particolare.

"Quello che più ci preoccupa è che sono oltre 114mila i pensionati, di cui 62mila, poco più del 50%,percepiscono una pensione inferiore ai mille euro.

Il carrello della spesa continua ad aumentare, ma alle pensioni non viene messa mano. Con l’inflazione galoppante i nostri pensionati quanto potranno resistere?", continua Galletti. "Siamo in estrema emergenza e quello che ci auguriamo è che il tema pensioni non sia solamente uno slogan di questa campagna elettorale balneare, ma una priorità per il prossimo governo".

Per Galletti, la provincia aretina "si trova in uno stato di emergenza ancora più grave del resto della Toscana, visto l’alto numero di pensionati. Presto, ci accorgeremo delle conseguenze dell’aumento incontrollato di prezzi e bollette alle stelle. Le istituzioni, anche quelle aretine, si facciano carico del problema mettendo a disposizione dei pensionati che ricevono un assegno basso, risorse per le spese più urgenti". E aggiunge: "All’interno della povertà pensionistica, sono sempre le donne a essere penalizzate: hanno avuto un allungamento della vita lavorativa per allinearla a quella degli uomini, andando in pensione più tardi di quanto si aspettassero al momento dell’ingresso nel mercato, hanno una retribuzione oraria-settimanale inferiore a quella degli uomini". Il punto è che si va allargando una platea di pensionati poveri e il trend "si intreccia già oggi con il problema della sostenibilità del sistema pensionistico nel medio periodo. La struttura demografica della popolazione italiana ci mostra come l’onda dei baby boomers stia arrivando alla pensione e come, per contro, la base contributiva si stia restringendo" osserva l’espnente della categoria artigiana. "Quand’anche le politiche di contrasto alla denatalità risultassero efficaci, i benefici di nuovi contribuenti si verificheranno tra 20-25 anni", è la chiosa dal gusto amaro.