Odissea Borgo d’Arnolfo: lavori nel 2023

Il Comune e la nuova proprietà si incontreranno nei prossimi giorni per parlare dell’edificio che si affaccia su Corso Italia

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di Marco Corsi

La settimana scorsa l’amministrazione comunale di San Giovanni ha approvato il progetto legato alle opere di urbanizzazione e agli edifici di Borgo Arnolfo, il complesso che sorge nell’area dell’ex ospedale Alberti. Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra la giunta e i nuovi proprietari della struttura. Il 2023 potrebbe essere quindi un anno decisivo per la partenza dei lavori, anche se bisogna considerare che, negli ultimi mesi, con lo spropositato aumento dei costi delle materie prime, le condizioni generali sono cambiate. Ma adesso ci sono tutte le possibilità affinchè il cosiddetto "eco mostro" che si affaccia su Corso Italia si trasformi radicalmente. Il nuovo proprietario dell’area, la società San Giovanni Srl, il 10 febbraio 2022 aveva presentato al Comune il piano di intervento di quello che diventerà il quartiere "Porta San Giovanni". Un progetto importantissimo, che ridisegnerà una zona strategica della città, in pieno centro storico, che un tempo ospitava il vecchio presidio sanitario. Tra le opere previste, una nuova piazza pavimentata con lastre di gres porcellanato carrabile di colore chiaro, un sistema di griglie per la raccolta delle acque meteoriche, giardini pensili sopra la piazza pubblica che, in base al progetto presentato, diventerà pedonale. Ma sarà possibile il transito di mezzi di soccorso, ad esclusione dei vigili del fuoco, che avranno a disposizione tutta la viabilità al contorno, il carico e lo scarico delle merci. Il verde pubblico è individuato in una zona situata all’interno della fascia di rispetto idraulico, sulla sinistra del Borro della Madonna, mentre un’altra sarà posta al termine di via Mannozzi in corrispondenza dell’inizio di via suor Eleonora Gori. Previsti anche la realizzazione di una nuova strada che collega via Mannozzi con via Martiri della Libertà e che attraversa il Borro della Madonna con un nuovo ponte, la pedonalizzazione della parte finale di Corso Italia e l’inversione del verso di percorrenza di via Suor Eleonora Gori. Questo quanto indicato nel piano presentato nel febbraio del 2022. L’amministrazione ha già incontrato più volte i nuovi acquirenti e la vicenda si è sbloccata grazie anche ad un quadro normativo più definito, alla luce soprattutto di un provvedimento presentato dalla giunta e approvato all’unanimità nel consiglio comunale nel 2020. Provvedimento in cui era stato tracciato un orizzonte ben preciso, ovvero: un anno di tempo dato alla Curatela per vendere e trovare un acquirente e ulteriori dodici mesi per presentare il progetto. Meno di quattro mesi dopo l’aggiudicazione all’asta del complesso. La storia di Borgo Arnolfo è legata a quella del vecchio ospedale Alberti. La struttura, infatti, è sorta proprio sulle ceneri del nosocomio, che ha fatto la storia della città e che è stato chiuso dopo la realizzazione del monoblocco di Santa Maria alla Gruccia. Ha una superficie costruita di 7.686 mq e il volume complessivo a 25.365 mc. L’intervento è andato in standby nel dicembre del 2010, in concomitanza con i gravi problemi finanziari della società che era proprietaria dell’immobile. Si tratta di una vicenda tra le più controverse degli ultimi anni, soprattutto per l’importanza dell’opera e per la storia di un luogo caro a tutti i cittadini. I ritardi e il blocco dei lavori, in questi anni, hanno animato anche la vita politica cittadina e non sono mancate, anche all’interno del consiglio comunale di San Giovanni interrogazioni e richieste di approfondimento. Una cosa sembra però certa. Siamo davvero arrivati al punto di svolta.