Notte bianca: il tutto per tutto

Vetrine accese fino a mezzanotte Traffico chiuso dalle 19 in via Roma

Una notte bianca per uscire dalla notte in cui tutte le vacche sono nere. Uno sforzo collettivo, per provare a scrollare l’albero della crisi e trarne i primi frutti di un anno da dimenticare. Dalle 19 chiude a chiave il traffico nel centro. Come tutte le settimane d’estate, più di tutta l’estate. Perché sotto la spinta di "Shopping sotto le stelle", l’evento che l’associazione commercianti disegna e prepara da mesi, a gettarsi nella mischia saranno stavolta davvero tutti. Tutti certo sul fronte della ristorazione.

La distesa dei tavolini vuoti sta permettendo a diverse attività di pareggiare se non addirittura di superare gli incassi di un anno fa. Ci sono strade perennemente trasformate in locali a cielo aperto, a cominciare da via Roma e da via Crispi, l’asse miracolato dall’idea e nella quale la chiusura del traffico è più eclatante. Ma ci sono anche aree che finora erano state alla periferia della festa.

Pensiamo ad esempio a via Guido Monaco, il cui lato basso soffre quest’anno la concomitanza con i lavori in piazza della Stazione: ma che vedrà stasera i locali uscire in forze fuori, pur non potendo impegnare la strada che resterà aperta al traffico. E si rinnoverà la crescita di piazza Guido Monaco: il chiosco in uno dei quadranti sta diventando uno dei casi dell’estate e alimenta di giorno in giorno le presenze, oltre ad allungare la chiusura fino alle ore piccole.

Ma la notte bianca è soprattutto la grande occasione dei negozi.Hanno preferito rinunciare alle altre date proposte in calendario da Ascom per accendere tutti i motori stasera. Sono circa quattrocento le attività che resteranno aperte, Aperte a oltranza, con il taglio del nastro alle 19.10 sul Corso, all’incrocio con via Garibaldi, presenti organizzatori e autorità, in testa il sindaco Alessandro Ghinelli.

Lì, nell’angolo che declina verso Sant’Agostino, che prova a riprendersi il centro della movida. Lo fa con una sfilata di moda, dalle 18,30 alle 21.30. "We Ar here": noi siamo qui, giocando però tra il verbo inglese e la targa di Arezzo. Qui, nel cuore di una città che fino a pochi mesi fa era deserta per il lockdown e ora prova a rilanciarsi nel cuore della movida.

Se l’afflusso fosse quello degli altri anni, il mantenimento della distanza spingerebbe la folla fino oltre Saione. Specie considerando che in contemporanea l’Anfiteatro sarà acceso a giorno per il concerto di Samuel dei Subsonica: tra i presenti anche chi avrà guadagnato il biglietto di ingresso grazie agli acquisti nei negozi. La città prova a remare nella stessa direzione. Da un mese a gonfiare le vele è stata la ristorazione, complici i tavolini fuori e la scalata di piazza Grande. Per una sera, almeno per una sera, i negozi proveranno a riprendersi la loro quota.

Con le mascherine calate sul viso come Zorro e l’occhio attento a non far entrare nei negozi più di quanti il Covid non consenta: ma in campo, anzi in piazza, a giocarsi il tutto per tutto. Con meno musica, meno ballo, meno eventi sulle strade: ma puntando al sodo, ad un primo segnale concreto di ripresa dei consumi. Sui saldi, prevede Ascom, ogni famiglia spenderà cento euro meno di un anno fa. Ma stasera saranno tutti lì, a vetrine accese e porte aperte. Sperando che il peggio sia passato. E che il meglio debba ancora venire.

Alberto Pierini