Non rimane a casa neanche con gli arresti domiciliari: scoperto e riportato in carcere

Albanese tenta di svicolare un posto di blocco e fugge con l'amico: lasciano l'auto e proseguono a piedi, bloccati. Chi guidava era anche senza patente

Polizia Stradale

Polizia Stradale

Arezzo,. 30 marzo 2020 - Non resta a casa neanche con gli arresti domiciliari: e lo riportano in carcere.

Albanese incappa nei controlli della polizia sul rispetto delle misure di contenimento al COVID 19 e scappa ma, riacciuffato, viene arrestato perché evaso dalla detenzione domiciliare dove stava scontando una precedente condanna

La Stradale di Arezzo, nel tardo pomeriggio di ieri, in autostrada del sole e nei pressi del casello di Arezzo, ha intercettato ed arrestato un albanese di trent’anni. 

Erano circa le 18.30 quando una pattuglia della Sottosezione di Battifolle, che stava effettuando un posto di controllo fuori del casello di Arezzo finalizzato anche alle verifiche sul rispetto delle misure di contenimento al COVID 19, si accorgeva che un’autovettura Citroen, con targa italiana e con due persone a bordo, appena uscita dal casello sterzava repentinamente a destra verso Viciomaggio.

I poliziotti, ritenendo che quella svolta fosse una manovra per eludere il controllo, immediatamente salivano in macchina e la inseguivano.

Il conducente della Citroen accellerava cercando di approfittare del vantaggio che aveva accumulato e si infilava all’interno dell’abitato di Viciomaggio senza però riuscire a far perdere le proprie tracce tanto che, sentendosi oramai in trappola, abbandonava l’auto e scappava a piedi assieme al suo compagno, dividendosi i due direzioni

Nel frattempo i poliziotti avevano richiesto i rinforzi al Centro Operativo di Firenze il quale, dopo avere inviato altre pattuglie di Battifolle, le coordinava in una manovra a tenaglia attraverso la quale entrambi i soggetti, due albanesi trentenni, venivano individuati e fermati.

Dagli accertamenti effettuati veniva verificato che uno dei due, il passeggero, era evaso dalla detenzione domiciliare dove stava scontando una pena di 2 anni e 5 mesi di reclusione impostagli dalla Corte di Appello di Venezia per traffico di stupefacenti e uso di documentanti falsi: ora dovrà scontarla presso il carcere di Sollicciano. Il conducente invece veniva invece sanzionato per oltre 5500 euro per guida senza patente e per avere violato alle misure di contenimento al COVID 19.