Troppo povera per comprare i libri di scuola alle figlie, un'altra mamma paga tutto

Il caro-vita costringe Maria, con due figlie a carico, a rinunciare ai testi scolastici. Un’altra madre di famiglia salda il conto da 500 euro

Il dramma di una madre con due figlie che non riesce a pagare i libri di scuola

Il dramma di una madre con due figlie che non riesce a pagare i libri di scuola

Arezzo, 15 dicembre 2022 - Sul tavolo di cucina tiene l’elenco delle spese con la croce tracciata su quello che si può o non si può pagare. Le cose che lei e le due figlie possono permettersi o alle quali devono rinunciare. Pandemia e rincari hanno dato la mazzata alla vita, già complicata di una madre che da sola provvede alle figlie di 14 e 17 anni. La storia di Maria, impiegata cinquantenne di Castiglion Fiorentino, è tutta in salita ma in vetta ha trovato la generosità di un’altra mamma. La necessità più impellente erano i libri di scuola per le figlie, entrambe frequentano due licei, che Maria non era riuscita a pagare. L’alternativa fai da te per continuare a studiare finora sono state le fotocopie dei libri dei compagni di classe o gli scatti alle pagine con il telefonino.

Maria non ha potuto sostenere il costo, circa cinquecento euro, perchè "in casa c’erano altre priorità". Ha chiesto aiuto al Comune e attraverso l’assessore ai servizi sociali Stefania Franceschini, il problema di Maria è arrivato a una mamma con due figli che vanno a scuola. E’ scattato così l’aiuto: la madre castiglionese ha saldato il conto in libreria e le ragazze di Maria hanno ricevuto i libri. "Sono brave nello studio e hanno intenzione di continuare", esclama fiera Maria, grata alla mamma benefattrice "per il sostegno alle mie figlie. L’impossibilità di garantire i libri di testo rappresentava per me un grande dispiacere perchè le penalizzava anche di fronte ai compagni". Ogni mese Maria porta a casa circa 900 euro "ma a dicembre sono diventanti 700 per effetto delle ritenute", spiega con l’amaro in bocca di chi sa che proprio a Natale deve tirare ancora di più la cinghia. Mandare a scuola le figlie vuol dire "avere a disposizione circa 350 euro per i libri, un centinaio per le spese correnti, poi ci sono le gite che hanno costi elevati. Lo scorso anno ce l’ho fatta, ora non lo so".

Pandemia, bollette e rincari rappresentano un peso sulle spalle di una donna che affronta tutto da sola. "Nella mia condizione di genitore unico, sono una ragazza madre, ci sono tante persone che non riescono a pagare i libri di scuola ai figli. Finora ho potuto contare sul bonus trasporti ed è stato prezioso, ma è in scadenza e non so se a gennaio la Regione lo rinnoverà. E come non bastasse, l’assegno unico è in ritardo". Una vita col contagocce e piena di rinunce, anche per due adolescenti con mille sogni e progetti in testa: "Prima andavano in palestra, ma non ce lo possiamo più permettere". La rinuncia più grande per Maria non è per sè, ma per le sue ragazze: "Vorrei farle viaggiare, poter dare un futuro, arricchire la loro cultura e conoscenza perchè solo così saranno veramente libere. Non so se ce la farò".