di Laura Lucente Niente da fare al momento per il cinema di Cortona. Gli ingenti costi di gestione, che vanno dalla spesa per il noleggio della pellicola, alla apertura del teatro con connesse le spese di luce e riscaldamento, non permettono al momento di proporre un calendario di proiezioni continuativo. A questo si aggiunge lo scarso appeal che anche nelle poche proiezioni natalizie è stato registrato. A confermarlo è il presidente dell’Accademia degli Arditi Mario Aimi proprietaria dello storico teatro e suo gestore. "Purtroppo, la fotografia odierna è quella di uno scarso interesse per le proiezioni proposte – commenta con un pò di amarezza Aimi – Durante il periodo natalizio abbiamo proposto due pellicole in prima visione, ma il pubblico non è stato molto. Meglio, anche se non con i numeri del passato, le proiezioni dedicate ai ragazzi. Questo è un segno dei tempi che cambiano, di cui stanno soffrendo anche le multisale, ma per una realtà come Cortona la perdita ha una valenza diversa. La chiusura delle sale non è solamente un pezzo di vita e di storia che finisce, ma rappresenta anche un problema urbanistico, sociale e politico: nel primo decennio di questo secolo, la Toscana ha visto chiudere un centinaio di sale, soprattutto nei piccoli centri, laddove sono le fasce più deboli ad essere maggiormente penalizzate". Al momento sono rimaste nel cassetto anche le buone intenzioni lanciate a livello regionale. Si tratta della mozione votata all’unanimità che si impegnava affinché il patrimonio di teatri e cinema fosse rigorosamente censito, scongiurandone, quindi, la dispersione e prevedesse anche un sostegno economico. Il Teatro Signorelli di Cortona è una istituzione privata ma con funzioni totalmente pubbliche. Si tratta di un ente morale senza fini di lucro e gli eventuali guadagni devono esclusivamente essere reinvestiti sulla struttura. Ad incidere sulla non appetibilità di cinema come quelli del centro storico cortonese ci sono anche altri diversi fattori. In primis la sempre più vasta offerta di programmi in streaming, tramite le pay-tv e la concorrenza delle grandi sale che offrono, tra l’altro, facilitazioni per raggiungerle e parcheggiare comodamente. Ma la situazione che oggi vive il Signorelli resta a due facce. Se da un lato il cinema non riesce a ripartire, la stagione di prosa resta un punto fermo molto importante e seguito. Gli spettacoli del cartellone di quest’anno stanno andando molto bene con il quasi tutto esaurito ad ogni spettacolo. Intanto proprio per il cinema Aimi cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno. "Se da un lato non riusciremo al momento ad avere programmazioni settimanali, abbiamo avuto contatti con alcune associazioni de territorio desiderose di intraprendere anche percorsi di cineforum. In più, ma è tutto in fase embrionale, sarebbe nato l’interesse di alcuni cortonesi a far nascere un gruppo di ‘amici del cinema’ che con lo zoccolo duro di un abbonamento annuale potrebbero sostenere parte della ripresa del servizio".