Paolo Nicchi Forse dovevamo fare il congresso nel Metaverso. Quella dimensione per la quale si vive il passato e il presente in una vita tridimensionale, dove si vedono, si sentono i fatti come fossero reali, anche se non sono veri. Il percorso invece è diverso, cioè quello di affidare a candidati il destino del Partito democratico, con un popolo che si schiererà per l’una o per l’altro. Avremmo, invece, bisogno d’immaginare il congresso straordinario nel Metaverso per avere il coraggio di elaborazione e di organizzazione che non abbiamo ancora avuto. Avremmo bisogno di un congresso capace d’immaginare una società più giusta, dove chi ha di più paga di più tasse e servizi. Dove i redditi dei lavoratori sono maggiori e magari sono reali, perché il sistema fiscale è proporzionale, dove le aziende che assumono hanno la detrazione, dove i dipendenti che già hanno un prelievo alla fonte poi non pagano di nuovo alcuni servizi pubblici. E dove la sanità pubblica è maggiormente difesa e rafforzata, così come l’assistenza sociale per anziani e bambini, facendo nidi e materne a basso costo perché sono il futuro del paese. Avremmo bisogno di vedere come, investendo nella scuola, nella ricerca e nella cultura, magari riducendo le spese militari, la società diventa meno violenta, più preparata, piò civile e produttiva. Avremmo bisogno d’immaginare cosa succede se la difesa dell’ambiente diventa l’impegno principale dei governi da adesso fino a quando i pesci non torneranno ad abitare i grandi e piccoli fiumi e gli uccelli saranno su tutti i cieli e le stagioni torneranno quattro. Dove la transizione ecologica è l’impegno principale dei governi del mondo, ma è anche la costruzione di nuove comunità energetiche solidali e partecipative nei singoli territori. Avremmo bisogno d’immaginare che mondo sarebbe se l’Europa unita chiedesse un cessate il fuoco e un tavolo di pace per l’Ucraina, con una visione del mondo multipolare e interdipendente. Superando l’antistorico dualismo Occidente contro Oriente. Avremmo provato a vedere se un maggiore potere alle donne, in ogni ambito, qui e nel mondo potesse dare vita una società più giusta, capace di abbattere pregiudizi e un maschilismo che produce omicidi di massa e non solo in Iran. Ecco sarebbe necessario un congresso davvero straordinario capace di avere il coraggio delle idee senza sostituirlo con la paura del consenso.