Neve, la città "sbianca" ma regge: l'allerta continua, pioggia in arrivo / FOTO

Raccordo e caselli in A1 chiusi a tratti ai Tir, a mezzogiorno l'ora critica. Bloccate via Caprara e Piaggia del Murello. Disagi maggiori in via Romana e da Olmo al Torrino

Il blocco sul raccordo

Il blocco sul raccordo

Arezzo, 1 febbraio 2019 - Hanno salato le strade come fossero prosciutti ma alla fine la neve è riuscita a fare breccia e ad attaccare. Arezzo, dopo essere stata in finestra nel mercoledì del maltempo, si riprende l’occhio del ciclone. Una nevicata a tratti robusta e che ieri mattina ha imbiancato da par suo non solo parchi e giardini ma anche le strade. Annunciata dal servizio meteo del Comune ma forse perfino superiore al previsto. Ma la città ha retto.

Dal tavolo di emergenza della prefettura sono partite le indicazioni e il resto è stato affidato ai mezzi d’emergenza, alla polizia locale e alle altre forze in campo. Intorno alle 11 la fase più calda, anzi fredda: con chiusura ai Tir dei tre caselli dell’autostrada e al tempo stesso del raccordo. Le pattuglie dei vigili, infreddoliti anche loro, indirizzavano i mezzi pesanti verso la zona del centro affari e poi verso Ponte a Chiani per evitare che andassero oltre. Un’ora circa, fino alla riapertura prima di pranzo.

Neve ad Arezzo

Liberate di notte le strade di accesso alle scuole stavolta hanno retto i viali d’accesso: un po’ meno la 71, un po’ più la Setteponti, evitando i guai della mattinata del grande ghiaccio. Di fronte una nevicata a macchia di leopardo: la direzione quella del senese e quindi i disagi maggiori sono stati in via Romana e nel tratto di Due Mari tra Olmo e l’ingresso in città. Rallentamenti sullo Scopetone, difficoltà fino a Palazzo del Pero. Nevicate robuste nelle frazioni più vicine, da Alberoro a Tegoleto a Policiano. Ma i viali interni barcollano ma non mollano, comprese zone spesso critiche come via Signorelli.

E l’assessore Gamurrini su richiesta ti snocciola un papiro di arterie sulle quali la notte ha portato non solo consiglio ma anche breccino e sale. Ci sono tutte le zone collinari, i sovrappassi, le zone ripide, i grandi viali, la tangenziale interna, gli accessi alle zone protette tipo l’ospedale. Pronti a ripartire anche ieri notte, malgrado il meteo fosse promettente.

Perché l’allerta color giallo continua e continua anche qui: la neve diventa pioggia, la Regione parla perfino di possibili dissesti idrogeologici. Ma stavolta nel mirino dovrebbe esserci soprattutto la Garfagnana: e anche il ghiaccio, con le temperature in risalita, dovrebbe fare meno paura. Resta un punto interrogativo sul Casentino, appeso alle caratteristiche di una valle che protegge la quiete ma anche la neve e il ghiaccio quando si formano.

Comunque una fase di tregua, in attesa delle precipitazioni più robuste in arrivo nei prossimi giorni. I vigili del fuoco hanno avuto poche chiamate se non per qualche mezzo intraversato lì dove non avrebbe dovuto: a Pratovecchio, a Sansepolcro, a Camaldoli,

Ma se pretendi di salire senza attrezzatura adeguata in pieno inverno nei grandi santuari delle fede, sai più o meno come va a finire. I display dell’autostrada hanno segnalato a lungo la neve in zona di Arezzo. In piazza Grande i turisti si dono goduti il mattonato come raramente capita di vederlo. Le scuole sono rimaste tutte aperte: e nessuno ha chiamato per sapere di eventuali chiusure per oggi. Che sotto sotto l’inverno stia finendo?