Negozi: torna Benassi, il marchio storico vara un palazzo di tre piani in via Guido Monaco

Simone, il discendente della dinasty dei casalinghi, tenta il tutto per tutto. Arredo, capi da uomo, le famose bomboniere: cambio della merce ogni 15 giorni

Benassi

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Arezzo, 3 luglio 2020 - «Vietato fermarsi nonostante tutto». Prima la crisi, poi la morte del nonno e del babbo e ora il Coronavirus. Ma niente sembra rallentare Simone Benassi, appena ventisei anni, nipote di chi, molti anni fa, creò il marchio Benassi, appunto, portato poi avanti dal babbo Alessandro. Sono stati i re incontrastati di confetti, bomboniere e casalinghi per anni, hanno venduto pentole e piatti a generazioni di aretini tra i negozi di via Veneto, piazza Risorgimento, via Niccolò Aretino e via Chiarini.

Sei mesi fa la chiusura dell’ultimo storico negozio quello in via Chiarini, dopo anni di onorata carriera; oggi, anzi domani, Simone riapre in via Guido Monaco 102 e 104, portando avanti la tradizione di famiglia, ma con una forte impronta innovativa. Si chiamerà «Madness», follia in inglese, «Perchè ora, più che mai, serve una buona dose di pazzia per dar vita a tutto questo.

Noi ci crediamo, nonostante tutto» sorride Simone. «E’ necessario investire e credere nel futuro, anche perché peggio di così non potrà essere» scherza Simone: le idee ce l’ha chiare in testa e a sentirlo parlare del suo progetto sembra un imprenditore scafato. Esser cresciuto come lui a pane e commercio aiuta. La materia, come si suol dire, la mastica con naturalezza.

Sarà un negozio di tre piani, con ampie vetrine che si affacciano su via Guido Monaco strizzando l’occhio anche alla stazione che si sta rifacendo il look. Per anni ha ospitato un altro storico punto vendita, la Sartoria Rossi. «Non venderemo più casalinghi, ma particolari oggetti di arredamento a prezzi modesti e vestiti per uomo, insieme all’oggettistica, dagli occhiali, ai bracciali alle cinture».

Tre piani concepiti come un concept store, l’idea nata molti anni fa in America di un punto vendita caratterizzato dalla sua eterogeneità rispetto all’esperienza tradizionale del negozio. Al «Madness» tutto quello che c’è all’interno sarà in vendita, persino la cassa. Non ci saranno manichini di esposizione, lo saranno gli stessi venditori indossando l’abbigliamento in vendita. Al piano terra poi un pezzo di storia, le bomboniere targate Benassi, «Siamo rimasti gli ultimi ad Arezzo a venderle, ci tenevamo a mantenerle, sono parte di noi».

Altra novità, il negozio si rinnoverà ogni 15 giorni. «I vestiti, gli oggetti di arredamento che trovi oggi, tra due settimane non li troverai più. La nostra forza sarà il cambiamento» spiega Simone. «Ogni volta entrare nel negozio sarà come fare l’ingresso in un punto vendita nuovo». Insomma una concezione diversa di negozio, in cui far sentire forte il nome e l’idea.

«E’ una bella avventura nella quale abbiamo voluto far entrare anche due giovani aretini fino ad ora senza lavoro; anche perché proprio ai giovani puntiamo garantendo prezzi modici accessibili anche alle loro tasche». «Chiudendo il negozio in via Chiarini ci siamo rimboccati le maniche, non è stato un periodo facile. Ma volevamo dar vita a qualcosa di nuovo e il nostro sogno che si sta per realizzare».

E non poteva mancare anche la vendita online in quasi tutta Italia. Il «Madness», la pazzia di Simone Benassi, sta per aprire le porte. Domani, dalle 15.30 alle 22, l’inaugurazione.