Muore in moto a 48 anni: era un capo cantoniere, lavorava in quella strada

Era sopravvissuto tempo fa ad un altro grave incidente. Aveva denunciato la voragine apertasi sulla E45 ed era uno dei 4 indagati per il Puleto

Incidente in moto (Archivio)

Incidente in moto (Archivio)

Arezzo, 31 maggio 2020 - Ancora una tragedia con vittima un motociclista, sette giorni dopo la morte di Thomas Lorenzetti c’è un altro appassionato di due ruote che perde la vita. È accaduto ieri pomeriggio nei tornanti di Palazzuolo, nel Comune di Monte San Savino, la vittima dell’incidente è Luigi Sestini, 48 anni di Badia Agnano.

Sestini si è scontrato con un motociclista che proveniva in direzione opposta e ha avuto la peggio, è morto sul colpo a causa delle gravi ferite riportate, mentre l’altro centauro è stato ricoverato in codice rosso alle Scotte di Siena per i traumi riportati, ma al momento dei soccorsi era cosciente.

Una tragedia che scuote la frazione bucinese di Badia Agnano, è probabile che Sestini stesse proprio tornando a casa dove viveva con la mamma quando, superato da poco l’abitato di Palazzuolo, si è scontrato con l’altra moto condotta da un 63enne di Arezzo.

Sestini procedeva in discesa sul versante verso Colonna di Grillo quando ad un certo punto non ha potuto evitare il centauro in salita. Sul posto sono intervenuti il 118 con 3 mezzi dalla zona aretina: l’automedica, un’ambulanza infermierizzata e un’altra ambulanza senza sanitari a bordo.

Nella zona si sono portati anche 2 mezzi dall’area senese. Nonostante i tentativi di rianimazione Sestini è deceduto, sul posto è arrivato il magistrato di turno che insieme ai carabinieri di Monte San Savino ha avviato le indagini per accertare la dinamica. A gestire la viabilità sono intervenuti gli agenti della polizia municipale del Monte che sono soliti effettuare rilievi con il telelaser in quella zona.

Sestini conosceva benissimo quella strada, di lavoro faceva il capo cantoniere Anas, l’ente responsabile della strada senese-aretina e fino a pochi giorni fa era in servizio proprio in quel tratto. È stato anche grazie alle immagini del suo Ipad di servizio che era stato documentato il grado di ammaloramento della E45 prima del crollo della piazzola, la famosa voragine sulla superstrada.

Sestini è anche fra gli indagati per la vicenda del viadotto Puleto. Pochi anni fa era uscito vivo da un altro terribile incidente, sempre in moto. Una tragedia che riaccende i riflettori sulla pericolosità delle strade e dei passi di montagna, quello di Palazzuolo è uno dei pochi valichi della Valdichiana e una delle scorciatoie preferite per gli appassionati delle due ruote che tagliano da Arezzo verso Siena.

Una strada suggestiva, ma anche pericolosa, dove esiste un accordo fra le prefetture di Arezzo e Siena, ed è stato predisposto un limite di velocità differenziato fra le auto, che possono raggiungere i 70 all’ora, e le moto che invece non potrebbero andare a più di 50