Municipale, parte l’uso della pistola elettrica Poponcini: Temo per l’incolumità dei miei vigili

Dopo la body-cam il taser: debutto sperimentale entro l’estate. "I pericoli da qualche tempo sono aumentati, non voglio rischiare"

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"Comincio ad essere preoccupato per l’incolumità dei miei uomini": Aldo Poponcini, aretino doc e comandante della polizia municipale, di natura è ottimista, di quelli che non si stracciano le vesti di fronte alle difficoltà. Ma stavolta va giù deciso. "C’è un punto sul quale non posso sbagliare: la sicurezza dei vigili che mi sono affidati. E ultimamente qualcosa sta cambiando". Da qui la decisione di voltare pagina: prossima mossa l’uso del taser. Che poi è la pistola elettrica, di quelle che non uccidono ma stordiscono.

In tanti la sollecitano da tempo, lui di certo non era inizialmente tra i primi tifosi del nuovo sistema di difesa. "Da qualche mese il nostro lavoro è cambiato: senza drammatizzare, capitano fatti e situazioni più critiche di quelle che eravamo abituati ad affrontare. E un rimedio va trovato".

Meglio se due. Il primo era stato la body-cam, quelle telecamere da occhiello che consentono di ricostruire velocemente una situazione: e soprattutto hanno un effetto su chi esagera. Perché a quel punto sa che non è un anonimo ma viene ripreso, inquadrato e qualunque errore gli costerebbe caro.

E’ l’effetto collaterale che convince di più il comandante, proprio perché va nella direzione della sicurezza. E’ stato elaborato un regolamento molto tassativo e la sperimentazione è partita in questi mesi. Le reti saranno tirate dopo l’autunno, per definire anche eventuali correttivi.

Intanto parte un’altra sperimentazione: per l’appunto quella del taser. Già in dotazione di altre armi e nei giorni scorsi, ricorderete, decisiva per portare a miti consigli chi si era avventato sulla parrocchia del Giotto e poi sui carabinieri venuti a bloccarlo. Ora fa il primo passo anche nel lavoro quotidiano della a municipale.

"Ci sono da risolvere alcuni passaggi burocratici: conterei di iniziare la dotazione già durante l’estate, prima della fine di agosto. Ma l’importante è partire bene, un mese in più o in meno non fa la differenza".

Partire già con alcuni punti fermi., "In una fase iniziale saranno in tutto due agenti ad esserne dotati. E passerà da un corso di formazione meticoloso sul modo di utilizzo di questo nuovo strumento".

E’ chiaro che nella sua accezione dei controlli resterà una soluzione estrema, da utilizzare con estrema cautela e in situazioni di reale emergenza. Ma il fatto che si decida a questo passo parla da solo. "Ci sono nuovi fenomeni di violenza urbana, dalle bande a certe tensioni tra etnie, che una volta ad Arezzo erano decisamente rari. Beninteso: resta una città fondamentalmente tranquilla in confronto a tante altre. Ma è bene prendere i segnali in anticipo, intanto nell’interesse della incolumità dei miei vigili".

Vigili dei quali, non è un mistero, aspetta un aumento. Assunzioni ce ne sono state ma una parte ha semplicemente sostituito chi era andato in pensione. E quindi il corpo resta in debito non di ossigeno ma di personale. L’obiettivo è arrivare a quota 100: e la promessa a quel punto è di varare il turno di notte, garantendo almeno nel weekend coperture H24. Lo ha promesso e ci arriverà. Pronto a moltiplicare i turni: ma prima a mettere tutti in maggiore sicurezza. E pazienza se per una volta il fischietto non basterà.

Alberto Pierini