Multe: stangata alle cinture, graziati i super veloci. Ma è strage di punti

Autovelox vecchi, meno sanzioni per superamento dei limiti. Presto nuova sala operativa per i controlli in diretta. La moltiplicazione dei posti di blocco

Cinture di sicurezza

Cinture di sicurezza

Arezzo,21 gennaio 2020 - In un anno da lacrime e sangue spicca la «frenata» sul fronte della velocità. Le sanzioni ai danni di chi ha il piede troppo pesante sull’acceleratore calano di brutto rispetto ad un anno fa. Scendono a poco meno di settemila, un dietrofront di quasi il 13% a fronte delle oltre ottomila di un anno fa. Un dato in controtendenza ma che è appeso ai sistemi di controllo delle sanzioni.

Ormai il grosso è elettronico, legato alla tecnologia. Quasi azzerate le multe di chi vede un’auto superare i limiti, la blocca e colpisce. I rilievi fatti con il telelaser restano tanti e più o meno anche i servizi fatti nelle direttrici principali, quelle più curate da questo unto di vista. Ma è la rete degli autovelox a non reggere più. Dalla drastica scrematura fatta anni fa dalla Prefettura ne sopravvivono solo tre: i due sulla tangenziale e quello sul raccordo.

Tra l’altro con quest’ultimo che misura le velocità oltre gli 80 chilometri orari, che visto il traffico di quella strada sono davvero tanti. Ma sono tre cabine ormai datate e che danno molti problemi nel corso dell’anno. E i risultati si vedono nei numeri: perché la velocità è tra i grandi capitoli di multe quello che marcia più nettamente all’indietro. Vedrà un aumento di mezzi tecnologici a disposizione.

Un capitolo che tra l’altro prevede un investimento robusto: la nuova sala operativa. E’ il cuore che sovraintende agli interventi nel corso della giornata. E che è anche una sorta di osservatorio sulla rete delle telecamere di sorveglianza. La nuova sala sarà interamente tecnologica e consentirà di intervenire in tempo reale. L’altra novità è quella dei palmares. Per ora ne sono dotati solo una piccola parte dei vigili di servizio sulle strade. Ora ne arriveranno tanti altri.

Ed è un supporto che costituisce una sorta di finestra aperta per i controlli delle auto. Una volta dal vigile di turno rimbalzavano nome, cognome e patente alla centrale, che indicava sia la residenza che eventuali problemi. Ora tutto questo salta un passaggio: già dal palmare l’agente di turno è in grado di risalire allo screening completo dell’automobilista.

Tornano a salire prepotentemente le multe per il mancato utilizzo della cintura di sicurezza. Sembrava un’infrazione superata dal tempo, un po’ come quella del casco per chi guida moto e motocicli. E invece no e tra l’altro alcuni degli incidenti gravi di questi mesi lo hanno confermato. L’aumento di sanzioni è addirittura del 30%, tornando sulla soglia delle 600 multe all’anno: due al giorno vengono sorpresi senza la cintura, roba di altri tempi. In aumento tutte le operazioni extra codice della strada. In particolare le operazioni di controllo e i posti di blocco.

Qui la questione Saione pesa, tanto da aver portato oltre quota 800 i presidi fissi nel corso dell’anno, un altro 30% circa in più. Uno dei punti che sottolinea il sindaco nel suo saluto. «Grazie al finanziamento regionale del progetto di polizia di prossimità arrivano sei nuovi agenti che contribuiranno a garantire un presidio migliore e più efficace del territorio. E sono stati intercettati i fondi del progetto Scuole Sicure per il contrasto dello spaccio vicino alle scuole».

Moltiplicati i controlli di polizia amministrativa: dai 327 del 2016 agli 846 del 2019, 338 sanzioni per violazioni di norme a tutela della salute e dei diritti dei cittadini. Al centro i controlli sui locali e in particolare sulla vendita di alcolici. Ma Insieme alle multe cresce il contenzioso. I ricorsi contro le sanzioni, in particolare al Prefetto, che ieri insieme alle altre autorità era ospite della festa del corpo.

Siamo a 3250, il 22% più di un anno fa. In media pochi vincono, molti perdono, nessuno pareggia. E l’appuntamento con le sanzioni è spesso solo rimandato di qualche mese.