Morto a 19 anni giù dalla diga: è ancora mistero. Inchiesta del Pm, gli ultimi minuti

I carabinieri propendono ancora per il suicidio ma chi lo conosceva dubita. "Non aveva motivo di uccidersi", commenta un'amica tra le lacrime

Luca Orlandi

Luca Orlandi

Arezzo, 6 maggio 2019 - «Andate avanti, poi vi raggiungo...». Sono state le ultime parole di Luca Orlandi ai suoi amici scout prima di trovare la morte. Resta il giallo su quanto avvenuto nel pomeriggio di sabato alla diga di Ridracoli, tra Meldola e Santa Sofia in provincia di Forlì, meta di numerose gite soprattutto nei giorni primaverili del fine settimana.

Il diciannovenne casentinese, secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri della zona che propendono per l’ipotesi suicidio, è precipitato per cento metri dal cornicione dell’invaso dopo essersi arrampicato per quasi due metri. In quel momento era da solo e gli investigatori, dopo aver effettuato una serie di accertamenti sul posto e aver sentito gli altri ragazzi e i familiari del giovane, sono sempre convinti che si tratti di suicidio.

Il ragazzo, residente a Pratovecchio, era andato insieme ad alcuni amici a fare un’escursione nei boschi del parco e questo comunque mal si concilierebbe con la volontà di uccidersi. Pur se gli altri scout che erano con lui raccontano che a pranzo era apparso piuttosto silenzioso. La caduta è avvenuta intorno alle 16,45, quando ormai i giovani si erano incamminati sulla strada di casa.

E sono stati proprio gli amici a raccontare ai carabinieri di Meldola cosa è accaduto: Luca ha detto loro di andare avanti, poi avrebbero sentito delle urla, notando il corpo dell’amico in fondo alla diga. Il diciannovenne si sarebbe arrampicato sulle barriere di sicurezza del coronamento dell’invaso per poi precipitare nella parte esterna, quella senza acqua. Un volo di oltre cento metri che non ha lasciato scampo al giovane.

I ragazzi, rimasti sotto choc, sono stati interrogati sia sul posto che in caserma fino a ieri mattina alle 7. Gli inquirenti hanno prelevato loro tutti i cellulari aprendo un’inchiesta: nei prossimi giorni verrà effettuata l’autopsia sul corpo di Luca.

«Un ragazzo solare, sempre sorridente, a cui non mancava nulla» ha detto ieri un’amica ancora sconvolta. «Non aveva nessun motivo per togliersi la vita». Orlandi aveva un fratello e una sorella e i suoi genitori lavorano nel campo ricettivo.