Minacciato col machete in una galleria tra i palazzi: imminente la chiusura del passaggio

Campo Marte. Dopo il blitz dei vigili emergono nuovi particolari sul clima di paura alla ex Standa. Lunedì l'incontro per decidere lo sbarramento agli ingressi

Campo Marte

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Arezzo, 25 maggio 2018 -  Echi del nuovo blitz a Campo di Marte. Non si ferma qui l’operazione della polizia municipale e che verrà ripetuta, come ha annunciato il sindaco Alessandro Ghinelli, anche nelle prossime settimane. Ma soprattutto sta per scattare il provvedimento di chiusura della galleria ex Standa, il luogo dove quotidianamente avviene lo spaccio insieme a episodi di violenza a esso connessi.

L’ultimo è di un paio di giorni fa: un giovane è stato minacciato con un machete da uno spacciatore all’interno della galleria e alla scena hanno assistito alcuni professionisti che nello stabile hanno gli studi, attratti dalle urle dell’aggredito che era scoppiato in un pianto irrefrenabile. Tutto, per fortuna, si è fermato lì ma basta questo per comprendere il clima di paura. Tra l’altro in alcuni uffici sono conservati documenti sensibili e anche al Comune sono arrivate segnalazioni di professionisti preoccupati per l’indennità del loro archivio privato.

Si va dunque alla chiusura della galleria anche se non è dato sapere con quale modalità. Lo strumento potrebbe essere quello di un’ordinanza contingibile e urgente che però ha bisogno della condivisione del prefetto, comunque d’accordo con il provvedimento. Il rischio è però che un ricorso blocchi l’ordinanza, la galleria è infatti una proprietà privata divisa fra due condomini. Uno di essi, composto da residenti e studi, è del tutto in linea con la chiusura attraverso una cancellata da sbarrare durante la notte.

Gli altri proprietari (fondi commerciali tra cui lo store e l’Agenzia Entrate, quest’ultima in procinto di trasferimento) si oppongono allo sbarramento e sono i loro i detentori della maggioranza delle quote: 50,4% contro 49,6. La soluzione? Lunedì sera è convocata a Palazzo Cavallo una riunione a cui parteciperanno entrambe le proprietà e da essa, in un modo o nell’altro, si dovrà uscire con una decisione.

Nel caso di un accordo, non ci sarà bisogno dell’ordinanza e si potrà procedere alla sistemazione della cancellata, a spese dei privati ma con un contributo del Comune. In caso contrario scatterebbe comunque l’ordinanza. Insomma, lo sbarramento dovrebbe essere sicuro.

In questo modo sarebbe garantita la sicurezza nelle ore notturne mentre durante il giorno potrebbe essere organizzato un servizio continuo di sorveglianza. Tra l’altro la polizia municipale che ha compiuto il blitz di mercoledì, ha avuto pure l’occasione di scoprire tutti i meccanismi di controllo dell’area da parte degli spacciatori, attraverso una sorta di servizio di sentinelle a presidio del luogo dove materialmente avviene lo spaccio.