"Minacciata da uno stalker davanti a mia figlia": e chiede aiuto via social

"Blocca con l'auto la strada e non mi fa passare": una guerra di vicinato? Giallo a colpi di denunce. Nessun allarme a sfondo sessuale

La donna si è rivolta in due occasioni ai carabinieri (Archivio)

La donna si è rivolta in due occasioni ai carabinieri (Archivio)

Arezzo, 23 marzo 2019 - Stanca e logora di una situazione che si protrae da sette lunghi anni, ha denunciato il tutto attraverso una sorta di sfogo sui social, nel quale parla di minacce, molestie, aggressioni verbali e fisiche davanti alla figlia (sempre in sua compagnia) da parte di una persona anziana, nei confronti della quale non adopera mezzi termini.

Nessun risvolto a sfondo sessuale – è bene precisarlo – nella storia che ha per teatro una località nelle vicinanze di Anghiari e per protagonisti una giovane donna (intorno ai quarant’anni), che vive con il marito e con la figlia e un uomo che – a quanto risulta – dovrebbe avere intorno agli 80 anni. Al centro delle contese riportate nel post vi sarebbero questioni di vicinato, da definire per alcuni aspetti «classiche», ma che evidentemente a volte travalicherebbero i confini della pura discussione.

Specie quando – così scrive la donna – è la prepotenza a farla da padrona e non vi sono altri in grado di fermare questa persona, che ha già subito in passato due denunce penali e altrettante condanne. L’ultimo episodio della serie è datato 21 marzo, cioè l’altro ieri, a meno di due mesi di distanza dall’ultimo provvedimento: al volante della sua auto, l’anziano – scrive – le avrebbe di nuovo bloccato la strada per andare a casa, ovvero un tratto di 300 metri, di proprietà della donna. Venti minuti di attesa prima di rientrare, perché la vettura del pensionato sbarrava l’accesso alla sua e la figlia minorenne era bordo con lei, impaurita come la mamma.

«La solita prepotenza per dimostrare che le condanne non gli fanno paura», scrive a caratteri grandi la signora. «Dopo tutto quello che ho fatto – prosegue – cosa posso aspettarmi oggi? Di essere ritrovata ammazzata di botte da colui che ho denunciato per ben due volte e che, nonostante tutto, continua come se niente non fosse successo».

Provocatorio il commento finale, sempre in lettere maiuscole: un ringraziamento alla giustizia italiana. Lunga e nutrita la lista dei commenti da parte di persone che le hanno dimostrato vicinanza e solidarietà, qualcuno invitandola a prendere provvedimenti che possano quantomeno mettere un po’ di paura anche a questo signore, già bloccato da vigili urbani e carabinieri, che in effetti hanno confermato le denunce inoltrate in passato per il comportamento dell’uomo, causato da circostanze che possono essere risolte in maniera senza dubbio più civile.