Migliavacca, il primo Natale aretino: "Al centro le famiglie in difficoltà"

Prima la Messa di mezzanotte e poi quella della mattina in Duomo. Martedì la prima visita ufficiale a Sansepolcro: con i giovani fino alla concattedrale

Migliavacca

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Arezzo, 25 dicembre 2022 - Il suo primo Natale aretino il Vescovo Andrea Migliavacca lo ha predicato puntando su due aspetti forti della sua pastorale. Il primo è il cammino. "Ecco, un primo dono del Natale: è il cammino. Il cammino è immagine di chi vive, di chi vive la vita con intensità, quindi con obiettivi e fatiche da affrontare, con progetti e talvolta anche cadute… Ma in cammino, cioè vivi. Il primo dono del Natale, che vediamo nel cammino dei pastori, è il dono del cammino, il dono di vivere, di avere orizzonti verso cui andare".

Lo ripete in Cattedrale, prima nella Messa di mezzanotte, che inizia perfino una decina di minuti dopo lo scoccare delle 24, e poi la mattina dopo, alle 10.30. L'altro nodo è la sofferenza che sottende un Natale come questo: il primo dopo la pandemia, il primo dopo l'esplosione di una crisi economica che attraversa gran  parte delle famiglie.

"Maria custodisce nel suo cuore anche tutte le sofferenze del tempo e del mondo di oggi: la violenza della guerra, la fatica di tante famiglia ad andare avanti, anche economicamente, le ferite alla bellezza e alla armonia dell’ambiente, i muri alzati che impediscono storie di vera fraternità ed accoglienza…".

E' in questa forbice che Migliavacca incastona il suo primo Natale aretino: tra l'invito al cammino che è prima di tutto personale, nei prossimi giorni sarà insieme ai giovani a Madonna di Campiglio al Campetto della Pastorale giovanile aretina, e diventa un invito ai suoi nuovi fedeli. Martedì sarà a Sansepolcro per la prima visita ufficiale nel terzo angolo della diocesi, anche stavolta arrivando con i giovani fino alla Concattedrale.