"Mi ha violentata": ma non ci sono prove e in aula si contraddice, il suo ex è assolto

Il Pm chiede sei anni per il giovane. Il collegio presieduto dal giudice Gianni Fruganti lo assolve per non aver commesso il fatto.

Il giudice Fruganti

Il giudice Fruganti

Arezzo, 16 gennaio 2019 - Accusato di violenza sessuale quasi tre anni fa, assolto ieri con formula piena. Protagonista della vicenda un ragazzo, ventitreenne all’epoca dei fatti, sul quale pendeva l’accusa, rivelatasi infondata, di aver stuprato una donna di 35 anni L’episodio risale al 15 maggio del 2016. Tra il giovane e la sua accusatrice c’è stata una relazione sentimentale poi finita.

Due vite che riprendono la propria strada, gli ultimi chiarimenti, lui che raggiunge la sua ex in un agriturismo in Valdarno, gestito da un’amica di lei. Si parlano e tutto finisce. O almeno così pensa il giovane, invece per lui cominciano i guai giudiziari. Perché la donna, a ridosso di quell’episodio, denuncia il furto del suo cellulare e delle chiavi dell’automobile. Due giorni dopo si reca di nuovo dalle forze dell’ordine e denuncia di essere stata stuprata.

L’uomo, difeso dagli avvocati Alessandro Mori e Francesca Marolda, nega ogni addebito e i legali decidono di andare a dibattimento. Nel corso del procedimento emergono le incongruenze. La donna presenta un referto del Pronto Soccorso in cui si parla soltanto di lesioni ed ecchimosi, nessun accenno alla violenza sessuale, neanche denunciata. Inoltre, in aula la donna si contraddice sulle motivazioni per le quali non avrebbe chiesto immediatamente aiuto.

Infine, c’è la testimonianza dell’amica di lei, quella che gesisce l’agriturismo. La donna, infatti, aveva riferito di aver confessato la violenza subita alla sua amica ma la stessa nega: non ha mai sentito parlare di alcuno stupro. Tuttavia, il pm Chiara Pistolesi chiede sei anni per il giovane. Il collegio chiamato a giudicare e presieduto dal giudice Gianni Fruganti, però, è di diverso avviso e il giovane viene assolto per non aver commesso il fatto.