Mezza giornata in barella prima della visita

Lunghe attese al pronto soccorso di Sansepolcro. I medici sono rimasti solo quattro. Tre se ne sono andati negli ultimi tempi

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di Claudio Roselli

Non solo il rischio dello spostamento esterno della fisioterapia per fare posto alla Casa di Comunità, ma anche altre problematiche stanno emergendo riguardo all’ospedale della Valtiberina. Le attese al pronto soccorso di Sansepolcro, relativamente ai codici verdi - queste le segnalazioni giunte negli ultimi tempi - supererebbero in qualche caso persino i cinque stadi dell’emergenza (4 ore) attuati dalla Asl, per cui i tempi medi di attesa sarebbero raddoppiati, se non triplicati, dal momento che il personale in servizio si è ridotto ad un terzo di quello previsto. Dei dodici medici programmati, ve n’erano sette fino a poco tempo fa, poi tre se ne sono andati e adesso ne rimangono quattro, i quali sono costretti a sorbirsi turni che spesso toccano le 18 ore.

Un uomo in codice giallo proprio in questi giorni, fra esami e accertamenti, ha dovuto attendere mezza giornata in barella. Le conseguenze di questa situazione si riflettono poi sull’attività del reparto di medicina, anche se sembra che almeno qui si tornerà presto con i cinque medici in organico, come ha garantito nei giorni scorso il sindaco Fabrizio Innocenti.

I medici di base di Sansepolcro si ritrovano con oltre 2mila assistiti e quindi il ricorso al pronto soccorso diventa sempre più frequente. Concetti ribaditi da Luca Ciavattini, segretario valtiberino della Lega, che ieri mattina è tornato in piazza Torre di Berta con il suo gazebo per la raccolta di firme.

Sulla fisioterapia, Ciavattini è in troppo chiaro: "A parte il fatto che sta funzionando bene, riteniamo che un suo spostamento vada a cozzare con il progetto e con la filosofia stessa della Casa della Comunità e allora noi abbiamo chiesto alla giunta regionale toscana di reperire i soldi per costruire una nuova palazzina attigua. Su questa proposta andremo avanti e la nostra petizione durerà per l’intero mese di gennaio, con spostamento anche negli altri Comuni del comprensorio per la raccolta delle firme".

Le preoccupazioni di Ciavattini si spostano poi sul distretto sociosanitario zonale: "E’ stato ripristinato oramai un anno fa ed è giunto il momento di completare l’operazione procedendo con le nomine dei responsabili di settore, altrimenti è inutile averlo ripristinato". Intorno a metà mattinata, sono capitati al gazebo il consigliere regionale Marco Casucci e Ennio Duranti, suo consulente in commissione sanità. "Che fine ha fatto poi il nuovo mammografo?", ha detto Casucci. "Quello che c’era nel camper mobile è stato danneggiato dalle infiltrazioni di acqua nella carrozzeria - ha proseguito - e la direzione aziendale aveva deciso di non procedere con la riparazione del camper e di optare per l’installazione di uno fisso con il quale poter effettuare gli screening. Se ne parla da metà dal 2021, ma - a quanto risulta - del mammografo ancora nulla e io ho già presentato un documento in proposito. Ritengo infine di dover ringraziare quei pochi operatori sanitari rimasti "eroicamente" a Sansepolcro in situazioni sempre più difficili e rivolgo un plauso all’amministrazione comunale per il modo in cui si sta impegnando".