Mercato, piano per allungarlo fino allo stadio per riaprirlo tutto: via da sabato?

Sindaco: «La Regione medita il ritorno del non alimentare, mai da soli ma nel caso siamo pronti». Progetto: serpentone banchi, così girerebbe il traffico

Mercato ridotto

Mercato ridotto

Arezzo,14 maggio 2020 - Il sabato compravamo i pigiami sotto la curva dello stadio. Potrebbero raccontarla così tra qualche anno una delle pagine dell’era Covid. Un virus invadente come non mai e che si infila in tutte le rotelle della nostra organizzazione cittadina. Sabato il mercato potrebbe anche riaprire tutto, nello splendore dei suoi centinaia di banchi: ma nel caso si allungherebbe fino allo Stadio.

No, non all’inizio del viale: ma proprio nel piazzale del parcheggio, fatalmente evitato dai tifosi ormai da mesi. Punto e a capo. L’ipotesi filtra dal quotidiano briefing del sindaco. Sindaco che non aprirà il mercato di sua iniziativa: ma nel caso ha un piano pronto per farlo nel rispetto delle distanze sociali. Parla di «allungamento» del percorso, senza entrare nei dettagli.

Ma eccoli quei dettagli, come filtrano da Palazzo Cavallo. L’itinerario dei banchi partirebbe naturalmente sempre da lì, dall’incrocio grande di via Giotto. E proseguirebbe nella direzione della piazza a lati alterni. Mai banchi su due file, qui e altrove, ma sfruttando di zona in zona uno dei due fronti, secondo logica di distanziamento. Avanti per tutta via Giotto e su quel ramo di via Sanzio che va verso la sede della Croce Rossa.

Ma ecco la novità. I banchi continuerebbero anche oltre: quindi fino all’innesto del viale dello Stadio e poi da lì fino al parcheggio. Non sotto la curva ospiti, per tutelare gli utenti della piscina. Quindi per chi si spingesse in auto sulla rotonda di via Giotto l’unica direzione consentita sarebbe quella verso via Tricca e la zona Mazzi. Un piano messo nero su bianco insieme da ufficio traffico, sportello delle attività produttive e polizia municipale.

Ma vincolato ad un passaggio: che l’apertura scatti per tutti, quindi su indicazione della Regione. «Non avrebbe senso – commenta Ghinelli – aprire qui e magari lasciare chiuso a Castiglion Fibocchi o a San Giovanni».Ieri un confronto Anci su questo e altri punti caldi.

Nel caso gli ambulanti non alimentari, fermi ormai da mesi e quindi in gravissima difficoltà, ritroverebbero finalmente una fonte di entrate: finora sono rimasti a guardare i loro colleghi, di colpo tornerebbero in partita.

E chissà, qualcuno forse prenderà la palla al balzo per chiedere anche a fine a emergenza uno slittamento del mercato verso lo stadio. Nell’eterno ping pong sull’evento, amatissimo da una parte del quartiere ma contestato da chi si ritrova ogni sabato imbottigliato tra le code, è una proposta che spesso ritorna a galla.

Ma a bocciarla di nuovo potrebbe essere proprio il solito Covid: che impone i serpentoni di banchi,più lunghi sono e meglio è. E muore dalla voglia di far raccontare in futuro che compravamo i pigiami sotto la curva dello stadio.