Mercato bis fino allo stadio: riapre il traffico verso l'uscita per la Valtiberina

Dal 6 giugno percorso più ridotto? Sale la richiesta di tornare al vecchio itinerario ma a banchi più piccoli. Pronti anche correttivi su via Erbosa e dietro chiesa

Il viale dello stadio trasformato in mercato

Il viale dello stadio trasformato in mercato

Arezzo, 30 maggio 2020 - Se vi piace il mercato infinito godetevelo oggi: anche se niente esclude che lo ritroverete anche sabato prossimo. Oggi i banchi tornano a invadere dalle sei tutta la dritta dall’incrocio di via Giotto fino alla curva ospiti dello stadio. I musi lunghi e le resistenze non mancano, a cominciare dagli spuntisti che continuano a restare fuori dal percorso. Ma i patti erano chiari: due edizioni le facciamo così. Così o quasi.

Perché un ritocco sostanziale la polizia municipale lo ha studiato in accordo con il sindaco. Non cambia la vita degli ambulanti, «cambicchia» quella degli automobilisti. Lascia una possibilità di andare in Valtiberina, o semplicemente al Bagnoro, senza fare il giro del mondo. In pratica mette a disposizione il controviale del ramo finale di via Giotto, prima dello stadio, a ridosso delle villette in destra: banchi più distanziati al centro, un asse di scorrimento e un pertugio che mantiene l’apertura della circolazione.

E che tra l’altro consente al distributore di benzina in uscita dalla città di continuare a lavorare senza essere slacciato del tutto dal traffico. Poi? Il resto è appeso all’incontro che nei prossimi giorni farà il punto sul mercato del «day after».

Dalla Confesercenti Valeria Alvisi è pronta a rilanciare sull’idea bocciata una settimana fa: tornare al percorso abituale ma riducendo i banchi, non più profondi cinque ma quattro metri. Una soluzione che, spiega, consentirebbe di ampliare lo spazio disponibile dai 5 metri di larghezza attuali a sette. Passerà? I dubbi non mancano. Le riserve restano sul distanziamento soprattutto in alcuni punti, dove marciapiedi o rientranze riducono la carreggiata.

E pare ci siano difficoltà con alcuni camion che non sarebbero in grado di restringere il metraggio. Da parte sua la Confcommercio, pur applaudendo il ritorno al mercato anche se infinito, non disdegna l’idea di ridurne il percorso, che oggi spazia intorno al chilometro e mezzo. E se la soluzione del pieno ritorno alla tradizione non fosse accolta, studia correttivi.

«Può essere esteso – commenta Tiziana Burgassi – in alcune zone centrali: penso all’inizio di via Erbosa e al tratto dietro la chiesa. senza impegnare la deviazione verso piazza Giotto».

E poi potrebbero esserci spazi nell’ultimo tratto di via Giotto: obiettivo? Ridurre all’osso l’utilizzo di viale Gramsci, il punto più lontano. Alvisi propone anche di riportare in via Sanzio i fiorai, magari rovesciando il verso dei banchi in modo che la gente non si accalchi a ridosso della strada ma dei giardini di dietro.

Di rinterzo resta il piano B: se ancora fosse impossibile riportare il perimetro a più «miti confini», le posizioni sarebbero non più definite dal Comune ma scelte dagli ambulanti in base al punteggio.

Un «rimpasto» complessivo ma stavolta con un punto fermo, il più importante: il mercato resta aperto con tutti i suoi protagonisti, fatte salve le cautele di pulizia, distanza e separazione tra i venditori e i clienti. Cautele infinite: quasi quanto il percorso