Mercatino conteso: offerte da tutta Italia, trattativa con Siena ma Arezzo resta favorita

Tirolesi soddisfatti dei risultati, buoni i rapporti con gli organizzatori e la città: potrebbe scuoterli solo l'offerta di piazza del Campo. Scelta entro gennaio

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Arezzo, 11 dicembre 2018 - Nessun tentativo di imitazione, stile la settimana enigmistica o la fiera antiquaria. Ma un fiume di corteggiatori. Corteggiatori convinti, gente che parte da lontano apposta per conoscere il mercatino, scandagliarlo, scoprirne i segreti: e poi per presentarsi ai suoi responsabili. Che poi è questa società Tyrol a fianco della quale l’associazione commercianti ha costruito l’evento che calamita qui la folla, insieme alla Città di Natale disegnata da Comune e Fondazione Arezzo Intour.

Già un anno fa il futuro dei tirolesi in città per qualche giorno aveva pencolato. Poi i buoni rapporti con l’Ascom e con la città avevano fatto la differenza. Ora il bis. A muoversi per venire a scoprire questo evento dai grandi numeri sono stati diversi comuni siciliani, alcune realtà dalla Puglia e tante dal centro Italia. Ma come al solito la concorrente più ostica è la più familiare agli aretini: Siena.

Una delle corazzate del turismo toscano e non solo e che non vedrebbe male poter aggiungere al serbatoio un evento di questa potenzialità. E con Siena i contatti sono andati al di là della semplice ricognizione, anche perché iniziati un anno fa. Un interessamento, un interessamento vero.

Che i responsabili del mercatino tirolese non hanno nascosto, con franchezza, ai colleghi dell’associazione commercianti. Perché quella è una meta che di sicuro non è indifferente a chi arriva da lontano. Se non altro perché ha flussi turistici già rodati e che vanno al di là dell’evento straordinario. Quindi? La richiesta sarebbe stata altrettanto pesante: avere in cambio Piazza del Campo. Cioè il cuore stesso di Siena.

E’ un po' la stessa richiesta che era stata fatta un anno fa: e che si era arenata. E’ quasi impensabile che la piazza simbolo del Palio possa essere occupata dalla metà di novembre per un evento del genere. Però è chiaro che qui siamo al di là di un piccolo interessamento. I dati delle ultime ore stanno spostando l’ago della bilancia. I responsabili del mercatino sono euforici per la folla e soprattutto per gli incassi di questi weekend e in particolare degli ultimi due.

La baita, il cuore dell’evento, quello dove si raccoglie gran parte dell’offerta gastronomica, ha battuto e ribattuto più volte il suo record. E tra l’altro dal nord arrivano risultati non travolgenti dai mercatini tradizionali, alcuni dei quali passerebbero una fase di stanca, anche se non certo per colpa nostra. Quindi è difficile che con concretezza barattino punti interrogativi con certezze.

Anche perché qui potrebbe essere creato un altro evento, confermando l’attuale traino turistico. L’accordo è firmato fino al dicembre 2019: ma nel contratto resta la possibilità reciproca di disdirlo entro gennaio. Restare fedeli al partner sicuro o cedere alle avance dei corteggiatori? Un mese per ripensarci. O dirsi sì per sempre.