"Mazzette sulle protesi" Processo rinviato a dicembre

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Tutto rinviato a dicembre. Il processo che vede, tra gli altri, imputato il noto chirurgo aretino Giovanni Ricci

(nella foto), 65 anni, ripartirà fra cinque mesi. Ieri al tribunale di Arezzo la prima udienza dibattimentale è servita per incardinare il procedimento con giudice Giulia Soldini e pubblico ministero Emanuela Greco che riguarda le presunte mazzette per la vendita di protesi della ditta Ceraver, intermediate dalla Almeros. Secondo l’ipotesi d’accusa Ricci, che collabora con il Centro chirurgico toscano, avrebbe incassato 100 euro per ciascuno dispositivo installato (per un totale di 8200 euro) a cui ci sarebbero da aggiungere altri benefit come viaggi in Italia e all’estero per altri 3000 euro circa, e la promessa di ulteriori soggiorni.

A processo insieme a Ricci anche Denis Panico, 46 anni di Rimini, responsabile commerciale di Ceraver (che ha chiesto di patteggiare la pena) e di Giuseppe Merli 58 anni di Montevarchi, legale rappresentante della Almeros, la società che rivendeva quei prodotti in Toscana.

La parte offesa nel procedimento è stata individuata nella Usl di Arezzo.