Maturità da record: raffica di "100" in tutte le scuole, fino a dieci per classe

50 all’Artistico 36 al Classico (12 con lode), 34 al Colonna, decine negli istituti sotto scrutinio. Parlano i ragazzi: «Un'emozione ma quanto abbiamo perso...»

Colloquio alla Maturità 2020 (Archivio)

Colloquio alla Maturità 2020 (Archivio)

Arezzo, 29 giugno 2021 - «Sono felicissima anche se nessuno ci ridarà quello che abbiamo perso»: Elisabetta Sarchioni è una delle colonne del dream team della 5° L del Liceo Colonna. Insieme ai suoi compagni ha mietuto qualcosa come nove «100» e una raffica di «20 su 20» nel baccalaureato, la maturità francese. Sorriso a 32 denti ma un tarlo che non va via.

«Abbiamo perso per mesi la quotidianità, la gita di fine, anno, il confronto con i nostri compagni». Due anni di fine liceo, per lei e per gli altri protagonisti della maturità, da incubo: ma a lieto fine. Gli esami si stanno concludendo con una grandinata di «100» senza precedenti. In parte annunciata. Perché fino a due anni fa il meccanismo del voto era rigido come le ginocchia di un calciatore a 40 anni: cinque step, valutazioni in un range ristretto, minimi margini di manovra.

Al punto che fioccavano perfino i 99, senza dare la possibilità alla commissione di fare l’ultimo passettino. Stavolta no: una sola prova orale, il curriculum che conta per il 60%, un margine ulteriore lasciato agli insegnanti. Ma i numeri che stanno emergendo sono stupefacenti. Nei giorni scorsi aveva cominciato il Liceo Colonna a tirare le conclusioni: 34 «100» dei quali 4 con lode.

E classi vertiginose: come la 5° L, con nove risultati pieni in un colpo solo. E’ come se a prendere dieci fosse un ragazzo ogni due banchi, massimo tre. Al linguistico 20 su 75 hanno fatto centro, tre lodi solo nella sezione M. E dappertutto il bis: risultati con il massimo dei voti anche nel baccalaureato, la maturità francese che ti apre le orte dell’università transalpina.

Poche ore ed ecco il fenomeno prendere forma. Allì’Itis e allo Scientifico le commissioni sono ancora al lavoro. Ma tra quelle che hanno concluso la strada è simile a quella dei colleghi. Al Galilei, dove da sempre i voti sono meno di manica larga, ci sono classi con almeno cinque «100«, in un ano normale farebbero storia. Allo Scientifico una pioggia di risultati analoghi, anche se le conclusioni saranno tirate solo nel fine settimana, quando tutti i commissari avranno completato il lavoro

Al Classico siamo all’anno dei record: trentasei «100» su 121 ragazzi esaminati. Il 30% del totale: e di quei 35 ben 12 con lode. Solo nella 5° C hanno fatto il percorso perfetto in dieci, mai vista una cosa del genere. Controprova? Il Liceo Artistico.

Numero tondo: sono 50, e con commissioni ancora al lavoro, i ragazzi che hanno conquistato quello che un tempo sarebbe stato il «60» e oggi ha il suono rotondo a tre cifre. 50 con cinque lodi su 220 esaminati. Poco meno del 25% e in corridoi dove non sempre sono corsi spumante e champagne.

«Una sola prova orale di sicuro ci ha agevolato, però non me lo aspettavo» commenta Edoardo Bruschi, dalla stessa 5° L di Elisabetta. «Comunque anch’io avrei preferito un 90 con due anni finali di liceo cristiani: ma sono euforico, insieme alla conquista dell’Esabac per la Francia». Lo stesso entusiasmo, rimanendo in classe, di Martina Belloni: «Una sola prova ma l’emozione era la stessa e così la festa».

Il mantra non cambia. «Abbiamo perso tanto, oltre alle gite o alla vicinanza anche il confronto quotidiano, per misurare quello che avevi capito davvero». A occhio aveva capito quasi tutto, Proprio come Elisabetta. «I tuoi insegnanti ti vengono incontro ma sono soddisfatta della mia prova: inizi a parlare e vai».

Lei andrà a Biotecnologie, Martina a Ingegneria. Ma intanto puntano a recuperare alcuni dei momenti persi: una cena di classe, una gita insieme. Se li sono guadagnati sul campo. Non una ma «100» volte.