"Martedì vertice al ministero sull'emergenza E45": l'annuncio dalla Provincia

Lo stesso giorno dell'incontro con i sindaci della Valtiberina. Chiassai: "Preoccupati per l'aumento di traffico sulle strade provinciali"

Silvia Chiassai Martini

Silvia Chiassai Martini

Arezzo, 18 gennaio 2019 -  "Siamo stati convocati al ministero martedì 22 per l'emergenza E45". La notizia arriva dal sito della Provincia. E interviene la Presidente  Chiassai Martini : “Chiesto al Governo un provvedimento d’urgenza con le risorse necessarie. Preoccupazione per l’aumento dei volumi del traffico, ma senza strumenti adeguati”. A seguito della lettera inviata al Ministro per le Infrastrutture e Trasporti, la Provincia di Arezzo è stata convocata al tavolo presso il Ministero per la questione relativa alla gestione dell'emergenza della E 45.

L'incontro che in un primo momento era stato fissato per mercoledì 23 gennaio, è stato poi anticipato di un giorno, martedì alle 16 a Roma. Lo stesso giorno a questo punto del confronto della Provincia con i sindaci sindaci della Valtiberina. E sull'emergenza interviene la stessa presidente Chiassai

 "I miei uffici stanno seguendo l’evolversi della situazione, e ho gia’ chiesto al Ministro per le Infrastrutture di intervenire con un provvedimento d’urgenza e di stanziare le risorse necessarie. Qui c’e’ in ballo la sicurezza e l’economia di un territorio, che rischia di rimanere isolato. Martedi’ 22 gennaio mi recherò personalmente in Valtiberina dove ho già convocato un incontro con i Primi Cittadini dei comuni interessati per un confronto sulle criticità a seguito alla chiusura del Viadotto Puleto sulla E45, posto sotto sequestro preventivo nel comune di Pieve Santo Stefano nei giorni scorsi. 

Non ci siamo tirati indietro di fronte alla decisione avvenuta nel vertice che si è tenuto in Prefettura di deviare la mobilitàsulla rete viaria provinciale, che tra l’altro nella nota diffusa dalla società Anas non ne viene fornito un quadro completo ed esaustivo. Faremo la nostra parte, come dovere istituzionale, ma non nego la mia forte preoccupazione legata all’aumento del volume del traffico, soprattutto pesante, che provocherà ancora piu’ usura al fondo stradale e impattando sulla stabilita’ dei viadotti. Mi auguro che non si debba fare i conti ancora con le lungaggini della burocrazia e che si comprenda finalmente la complessità del problema. 

Le Province, in questi anni, sono state strangolate da continui tagli di risorse pubbliche, operate con le varie leggi di bilancio che si sono succedute e che hanno reso difficile perfino la realizzazione delle manutenzioni. Ritenere di far fronte a questa emergenza con gli strumenti ordinari a nostra disposizione, è impensabile. Non vorrei trovarmi nelle condizioni di essere obbligata a chiudere all’improvviso alcune strade provinciali, ritenute ora fondamentali, ma che necessitano di impellenti interventi, alla luce del fatto che non è mai stato possibile pensare ad un serio cronoprogramma per il loro ammodernamento. 

Ho piena fiducia nel lavoro che sta svolgendo la Procura, perche’ non si dovranno mai piu’ ripetere altre tragedie come quella del Ponte Morandi. Prima di tutto dobbiamo garantire la sicurezza dei nostri cittadini. La gente e’ stanca di aspettare e sono nel cuore di quanti si dovranno muovere in questi giorni, per lavoro, i ragazzi che devono andare a scuola, coloro che hanno bisogno dei servizi sanitari. Bisogna ammodernare il Paese e per farlo servono progetti e risorse".