Maltrattamenti in asilo, due bimbi ammessi a testimoniare

Nei guai una maestra di quaranta anni e una suora settantenne: insulti ai piccoli. La psicologa: i ragazzini sono in grado di raccontare tutto nell'incidente probatorio fissato per maggio

Maltrattamenti

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Arezzo, 16 aprile 2018 - Si procederà all’incidente probatorio. Così ha stabilito il Giudice Fabio Lombardo nel procedimento sui maltrattamenti nell’asilo di Arezzo, per cui sono indagate una suora, 70 anni, e una maestra, 40. La perizia della psicologa incaricata, dott.ssa Veronica Andreini, ha accertato per due bambini la capacità di rendere testimonianza. Bambini ripetutamente insultati, messi in punizione in uno stanzino buio e costretti a mangiare con la forza, fino a vomitare. È quanto emerge dalla denuncia dei genitori. Nelle intercettazioni audio si trova riscontro dei maltrattamenti verbali. Fatti che risalirebbero a fine 2016.

A Marzo scorso il Gip Giampiero Borraccia ha nominato la dott.ssa Andreini per accertare “la capacità di testimoniare, ricordare, elaborare e narrare il proprio vissuto”. Due famiglie hanno scelto di non sottoporsi a indagine peritale. Relativamente agli altri quattro bambini, la perizia ha stabilito per due di loro la presenza delle condizioni psicofisiche per l’incidente probatorio. “Siamo soddisfatti – afferma l’Avv. Giulio Canobbio, difensore di due famiglie denuncianti e Direttore del Comitato scientifico de La Via dei Colori onlus – L’incidente probatorio è uno strumento fondamentale per valutare i danni dei bambini conseguenti ai maltrattamenti e procedere così alla più corretta quantificazione della pena. Qualora le lesioni risultino superiori ai 40 giorni, è possibile contestare il secondo comma dell’art. 572 c.p. (maltrattamenti) e chiedere una sanzione edittale aggravata, ovvero da 4 a 9 anni”. L’indagine peritale ha compreso, oltre i test e i colloqui con i minori e i loro genitori, anche l’incontro con i Periti di parte, tra cui la dott.ssa Francesca Ribaudo, membro del comitato scientifico dell’associazione che ha sostenuto legalmente e psicologicamente le piccole vittime e le loro famiglie.

“L’audizione protetta – spiega la dott.ssa Ribaudo – permetterà di ascoltare i minori coinvolti, garantendo la tutela della loro salute psicologica ma indagando direttamente sui fatti accaduti. Tra i bambini coinvolti, vi sono alcuni che non sono stati ritenuti idonei alla capacità testimoniale e ciò li esclude dall’incidente probatorio ma non toglie che abbiano anche loro subito un trauma”. Per approfondire la vicenda: https://www.laviadeicolori.org/arezzo-bimbi-insultati-da-suora-e-maestra/ La Via dei Colori onlus è l'associazione punto di riferimento in Italia per minori e minoranze vittime di maltrattamenti in strutture scolastiche e assistenziali. Attualmente, oltre a effettuare ricerca e formazione nell'ambito della prevenzione agli abusi, segue più di 600 famiglie offrendo consulenza tecnica legale, psicologica e di orientamento, dando il proprio supporto a oltre 100 processi in Italia.