Ecco chi ha salvato il tifoso della Fiorentina: malore a Basilea, medico toscano racconta

L’uomo, di Montevarchi, tifoso viola, era nel settore ospiti quando il supporter si è sentito male. Ha praticato il massaggio cardiaco con un infermiere

Simone Santopietro

Simone Santopietro

Arezzo, 22 maggio 2023 – Lo ha salvato in zona Cesarini. Quella di una Fiorentina che era all’ultimo respiro dei supplementari e che di lì a pochi minuti avrebbe segnato il gol che valeva la finale di Conference. Quella di un tifoso colto da un malore nella curva del settore ospiti e riverso, quasi incastrato tra i gradoni.

Lo ha salvato spogliandosi dei panni del tifoso, quelli che lo avevano portato a Basilea insieme a migliaia di sostenitori viola, ma rindossando quelli del medico. "Ma non ho fatto tutto da solo, lo scriva per favore". Simone Santopietro, quasi nomen omen sul filo del miracolo, è un medico di Montevarchi, affermato e presidente del Tennis Club rossoblù.

"Eravamo in ansia per un risultato in bilico, ho sentito un grido". Il classico, "C’è un medico?". Sì, un medico c’era. E anche un infermiere, si chiama Marco Puccio, è fiorentino.  "Un tifoso di quelli decisi ha sentito la mia risposta e mi ha portato giù". Non di peso ma quasi: si sa, nelle curve nel bene e nel male non si guarda tanto alle forme. E anche lui è andato deciso. "Era stretto in quei gradoni, in una posizione anche difficile per intervenire".

La prima rilevazione conferma che non c’è battito, almeno al polso. "L’infermiere ha cominciato il massaggio cardiaco. A un certo punto era stremato e gli ho dato il cambio". Intanto dal campo c’è chi si accorge e avverte l’arbitro. "E’ stato il capitano della Fiorentina Biraghi, la partita è stata sospesa". Una sospensione di pochi minuti ma infinita, tra il rischio mortale in curva e l’affanno di due squadre protese verso la finale europea.

"Sono arrivati i soccorritori dello stadio con il defibrillatore. Hanno attaccato le piastre e fatto le rilevazioni sul monitor". Non il Var, l’unico monitor riconosciuto in uno stadio, ma quello che doveva registrare la differenza tra la vita e la morte. "Una prima scarica, poi di nuovo il massaggio: è tornato il ritmo sinusale. A ruota sono arrivati altri due sanitari per stabilizzarlo". Ma senza l’intervento suo e dell’infermiere fiorentino il tifoso non ce l’avrebbe fatta. "Era privo di coscienza, in evidente arresto respiratorio: nella fase in cui forse il battito c’è ancora ma il polso non lo rileva". La corsa a dirotto da un settore all’altro dello stadio ha consentito di guadagnare i minuti decisivi.

"Sono quelli che consentono di tenere in vita chi è vittima di un malore per il tempo necessario all’intervento con il defibrillatore, decisivo". E così le due partite si sono concluse allo specchio. In campo l’arbitro è stato avvertito che il pericolo era passato e con un fischio ha ridato il via alla sfida.

Sulla curva una barella trascinata dai soccorritori ha accompagnato il tifoso all’ospedale: dove è stato operato per liberare le arterie. In campo la viola ha vinto, segnando la rete che ha incendiato Firenze. In curva il tifoso del viola club Il Porcellino, ha scoperto di aver vinto anche lui. E chissà se al risveglio ha chiesto cosa avesse fatto la Fiorentina.