Madre e figlio pusher ai domiciliari

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Esce dal carcere e va ai domiciliari. L’avvocato Simona Chiarini (nella foto), difensore della mamma e del figlio accusati di spaccio di sostanze stupefacenti, ha chiesto ed ottenuto che il ragazzo scontasse la misura cautelare nella casa di un parente in Campania. Richiesta mossa anche per la madre, riguardo alla quale è attesa la decisione del giudice. L’arresto è stato eseguito negli scorsi giorni dai carabinieri di Arezzo, dopo una lunga indagine partita l’estate scorsa quando il personale del Nucleo Investigativo di Arezzo, coordinato dalla locale Procura della Repubblica, diede il via ad una operazione "finalizzata a disarticolare un possibile traffico di sostanze stupefacenti presente sulla piazza aretina". Gli uomini dell’arma erano riusciti ad arrivare ai due, la madre quarantenne e il figlio ventenne da tempo residenti ad Arezzo, attraverso gli assuntori ai quali vendevano di tutto, hashish, marijuana e cocaina. Lo facevano all’interno della casa popolare in un condominio nell’immediata periferia della città, in cui vivevano. Proprio il continuo via vai dalla casa e l’apertura del basculante di un garage, aveva insospettito i carabinieri, tanto da far scattare una serie di controlli: pedinamenti, appostamenti. E infatti la perquisizione, ottenuto il permesso del magistrato, eseguita con le unità cinofile, ha portato alla scoperta di quanto sospettato. All’interno della cucina furono trovati 6 grammi di hashish mentre, nascosti all’interno di un congelatore in disuso riposto nel vano cantina, furono trovati 38 grammi di cocaina suddivisa in 7 dosi e 4 panetti di altra sostanza, nonché materiale per il confezionamento. Da quanto appurato, né la donna né il figlio hanno una attività lavorativa ufficiale, per i carabinieri, era proprio lo spaccio la fonte di sostentamento.