Lo scoglio della cappella del cimitero continua a rimanere tale per la Madonna del Parto anche dopo l’audizione di ieri mattina alla commissione cultura della Camera. Da una parte, infatti, si parla di "nuovo corso improntato sulla leale collaborazione istituzionale fra Comune di Monterchi e Ministero, con l’obiettivo del superiore interesse della tutela e valorizzazione della Madonna del Parto" e quindi per un "progetto di messa in sicurezza"; dall’altra, però, si precisa che "non si ritiene ammissibile la possibilità di alternativa alla collocazione nella cappella del cimitero", alla luce della sentenza del Consiglio di Stato che resta vincolante. Il Ministero ha così risposto alle interrogazioni degli onorevoli Stefano Mugnai (Coraggio Italia) e Cristina Patelli (Lega) che sollcitavano di dare più tempo al Comune per individuare soluzioni per la collocazione dell’opera d’arte. "Le soluzioni progettuali per il ricollocamento dell’opera nella cappella di Momentana dovranno essere discusse e approntate con il coinvolgimento del Comune e degli altri enti interessati". Si prosegue dunque lungo la strada del ritorno in quella cappella, che – come noto - non trova d’accordo il sindaco Alfredo Romanelli e la sua comunità, nonostante a fare da contrappeso vi sia la dichiarazione del sottosegretario Lucia Borgonzoni, la quale ha di fatto ammesso che la stessa chiesina del cimitero non è più adeguata a ospitare un’opera del genere. Parole che potrebbero indurre a un dietrofront rispetto al pronunciamento del Consiglio di Stato. "Bene che il ministero della cultura, attraverso il sottosegretario Lucia Borgonzoni, abbia assicurato l’apertura di un percorso di condivisione fra il dicastero stesso, il Comune di Monterchi, la Soprintendenza competente e la Regione Toscana, al fine di individuare una soluzione esaustiva in merito all’ubicazione dell’opera. Molto meno bene quando si comunica la volontà di cambiare la posizione dell’opera per riportarla, eventualmente, alla cappella cimiteriale" dicono i deputati Stefano ...
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