Ma la festa vien di notte tra musica e grandi stilisti

Eva Cavalli e Scervino al party sulla terrazza di Fraternita per buyers, invitati e vip. Nel centro fioritura di concerti e tavoli in strada. Il vuoto pesante dei Costanti

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di Alberto Pierini

Soffia convinto nel sassofono nella notte d’oro della mostra. Soffia con l’entusiasmo di chi ama la sua musica e insieme prova a intercettare il popolo della sera. Soffia davanti alle saracinesche calate del Caffè dei Costanti. Lì dove per anni i vecchi gestori hanno tentato di unire la loro musica a quella del centro, spesso contestati dai residenti della zona, spesso in balìa di lacci e lacciuoli che finiscono per paralizzare i migliori entusiasmi. E’ un angolo della Gold Night: l’angolo malinconico di un bar storico che da mesi ha chiuso e resta una macchia nel centro che rialza la testa.

E approfitta per rialzarla anche della Mostra dell’oro. La scommessa di Beppe Angiolini, riproporre e rilanciare un evento che spesso ha accompagnato i Grandi affari dei padiglioni, ha funzionato. Ha rischiato e parecchio sul filo del meteo ma poi ha infilato la curva giusta. Tanto che perfino via Roma e via Crispi, finora refrattarie alla disponibilità dei tavolini in strada, hanno cominciato proprio ieri ad apparecchiare l’asfalto. Il tempo lo permette, l’entusiasmo dell’evento anche.

Di entusiasmo ce n’è non troppo nei negozi, la cui ripartenza ancora è a macchia di leopardo: e così non tanti allungano l’apertura fino alle 21, come era nelle possibilità della serata. Ma il resto marcia e marcia bene. Le piazze della musica costruiscono una sorta di passerella verso la piazza delle piazze, quella della Giostra e della Fiera.

E’ lì che si concentra la folla degli operatori, tra buyers, imprenditori, vip: un pubblico variegato, che pesca dai tavoli del catering (letteralmente...il pesce la fa da padrone) e poi passeggia e ragiona oscillando il bicchiere, come non tutti sanno fare.

La squadra di Confcommercio, che con Angiolini ha pennellato la notte, al gran completo, i team di Ieg e di Confindustria quasi. Giordana Giordini regala sorrisi e risate che le vengono spontanei ma che speri possano essere anche lo specchio degli affari appena partiti. Angiolini da padrone di casa apre la piazza a grandi amici che poi sono un pezzo di storia della moda. Stilisti di livello assoluto, come Eva Cavalli o come Ermanno Scervino. Già conoscono Arezzo, vengono qui spesso, ma la notte dell’oro è un’altra cosa. Rimbalza tra le luci basse dei tavolini sul mattonato, dilaga nelle Logge ormai monopolizzate dai locali (oggi per la prima volta Foto Antiquaria sarà solo dentro Fraternita, peccato...). Si allunga a Casa Bruschi, aperta e gratis per l’occasione. E sciama fino alle altre piazze: San Jacopo, Sant’Agostino, perfino San Michele con un duo semplice per chitarra e voce. Si perde tra i rami degli ulivi, il fil rouge (anzi verde..) che ricuce il Palaffari al centro. Molti dei volti sono gli stessi, più ingessati tra i padiglioni e con la cravatta mezza sciolta in centro. Omero, il dj classico degli eventi aretini, sparge i suoi "Friends" anche sui gradini, in un cocktail tra violini, sassofoni e percussioni.

La piazza balla, prima sul posto visto l’affollamento poi più libera via via che la festa degrada verso la notte. Gruppi di buyers li incontri dappertutto. Quello davanti ha il cartellino al collo, come nei concerti o nei festival del cinema: gli altri lo seguono, quasi preoccupati di non ritrovare la strada. Ma Arezzo è generosa ad accogliere ed è generosa anche a salutare: sullo sfondo di un sassofono, in un’atmosfera cosparsa di polvere d’oro.