Lyssavirus: "I cani restano in quarantena", la risposta della Asl. Sette quelli catturati

Tutte le domande di quarantena domiciliare che arriveranno al sindaco saranno valutate caso per caso dal Servizio veterinario della Asl. Ordinanza scaduta ma controlli tutti in vigore. In isolamento anche un pitbull trovato a Campo di Marte

Lyssavirus, cani in isolamento

Lyssavirus, cani in isolamento

Arezzo 14 agosto 2020 - Si è aggiunto un pitbull ai sei cani  in isolamento al canile della Cella gestito dall’Enpa da quando il 30 giugno  il sindaco Ghinelli ha firmato l’ordinanza di protezione sanitaria in seguito al caso del gatto morto per lyssavirus. E da mercoledì non più in vigore. E’ stato preso dopo una segnalazione arrivata qualche sera fa da Campo di Marte, apparentemente senza padrone, ma aggressivo. Va ad aggiungersi a Birba il cagnolino che viveva con il gatto morto per Lyssavrus e che ha portato il sindaco ad emettere l’ordinanza tanto contestata in questi giorni. Ad Otto, il bassotto  che aveva l’abitudine di uscire di casa da solo e che ha problemi di salute. A Tritolo e Lumumba provenienti dal Valdarno dive vivevano in un recinto da cui sono spariti e ritrovati poi ad Arezzo. A una cagnolina senza chip e senza collare che chi l’ha trovata vorrebbe adottare. E a Kira scappata  per la paura la notte dei fuochi di San Donato. Tutti presi durante l’ordinanza che prevedeva un isolamento al canile della Cella gestito dall’Enpa per sei mesi o due mesi  dopo il vaccino antirabbica. Dopo le proteste dei proprietari, che ha scatenato la polemica di tantissimi aretini e tantissimi animalisti, è stata trovata una via d’uscita con il favore dei numeri, anzi, delle date. L’ordinanza del sindaco doveva a scadere il 27 agosto, scadenza anticipata al 13 agosto,  giorno in cui è stata scoperta la malattia del gatto il gatto. A due mesi dal presunto contagio. L’ordinanza numero 153 infatti individua quale ultima data di possibile contagio, cioè il 13 giugno, quando il gatto infetto da Lyssavirus è stato trasferito da Arezzo alla clinica veterinaria di Monsummano Terme, dove è morto. I termini quindi decorrevano quindi dal 13 e non dal 26 giugno, e che quindi la scadenza era anticipabile al 12 agosto. Quindi cani non più catturabili e via libera anche alle cure sanitarie e alle sterilizzazioni delle colonie feline. Tutto risolto? Purtroppo no. La domanda è sulla bocca di tutti: quei cani in isolamento che fine faranno? Torneranno a casa? Termineranno la quarantena far le mura domestiche? E per quanti giorni? L’ordinanza non lo spiega, il sindaco nemmeno, Enpa e Asl non lo sanno: “sappiamo solo che verrà valutato caso per caso” dicono.  “Rimane da risolvere la situazione dei cagnolini ancora trattenuti al canile comunale - ammette il sindaco - ho chiesto ufficialmente alla Asl di permettere a questi cagnolini di tornare a casa, con l’impegno da parte delle loro famiglie di vigilarne l’isolamento e la quarantena. Conto davvero sulla sensibilità delle autorità sanitarie verso una soluzione che garantisce la sicurezza di tutti e che riporta a casa i nostri amici a quattro zampe”.  L’Enpa fa sapere che, per responsabilità oggettive, essendo i responsabili della custodia dei cani in quarantena,  non verrà liberato nessun cane senza un parere firmato ufficiale dell’autorità sanitaria. Non solo, ricorda che è in corso un’altra emergenza, quella delle colonie feline: “Guardiamo con favore a questo passo avanti  - fa sapere la presidente dell’Enpa di Arezzo Sandra Capogreco - ma l’ordinanza bloccava anche le sterilizzazioni, le catture, le cure sanitarie. L’Enpa nazionale ha risposto all’appello per aiutare le gettare nella  gestione delle 85 colonie feline aretine inviando cibo. Abbiamo scritto all’Ufficio ambiente del Comune di farci sapere a chi e come consegnarlo. Come consiglio, sarebbe utile convocare le gattare e creare una rete per aiutare tutti. Il  nostro intervento è una goccia nel mare, ma le colonie vanno aiutate e va riattivata l’assistenza sanitaria”. 

 

Intanto è arrivata la risposta della Asl dove si precisa che le regole rimangono anche se l’ordinanza è scaduta. Per i cani catturati nel tra il 27 giugno e il 13 agosto  sarà comunque necessario un periodo di osservazione di sei mesi. Le richieste che perverranno al sindaco di completare il periodo di osservazione veterinaria  nelle  abitazioni dei proprietari anziché nel canile, saranno, su richiesta del Comune, prese in considerazione singolarmente dal Servizio Veterinario della Asl in modo da accertare se ricorrano le condizioni di sicurezza per il cane, per gli altri animali eventualmente conviventi e per i proprietari stessi. Attualmente sono in corso ulteriori accertamenti sulle popolazioni di chirotteri presenti nel territorio del Comune di Arezzo da parte del Centro di referenza dell'Istituto zooprofilattico delle Venezie per una valutazione epidemiologica del caso. L'Asl Toscana Sud Est raccomanda quindi a tutti i proprietari di cani e gatti un'attenta conduzione dei propri animali in modo da evitare eventuali fughe,  e di segnalare al proprio veterinario dell'insorgere di qualsiasi sintomo che possa far sospettare l'inizio della malattia  tipo  cambiamento d'indole, tendenza a mordere, manifestazioni di paralisi e impossibilità alla deglutizione. Il Servizio veterinario continuerà la stretta sorveglianza dei cani morsicatori, dei cani messi in isolamento  tra il 27 giugno e il 13 agosto, dei gatti di colonia del comune di Arezzo.