L’imprenditoria è donna, la politica meno

Viaggio nell’Arezzo del gentil sesso: il Palazzo del Governo ha una tradizione al femminile rinnovata da Maddalena De Luca

Migration

di Dory D’Anzeo

Imprenditrici, politiche, dottoresse. La storia di Arezzo è anche una storia al femminile, soprattutto per quanto riguarda l’imprenditoria. In altri campi, vedi la politica, l’impegno delle donne c’è e si sente, ma quando si tratta di ricoprire i ruoli di vertice, ecco che qualcosa viene meno. È un quadro che accomuna varie realtà d’Italia. Quando si tratta di farcela con le proprie forze, senza che altri fattori entrino in gioco, le donne se la cavano alla grande. La storia dell’imprenditoria aretina ‘al femminile’ è iniziata nel 1958 con Graziella Buoncompagni e continua tuttora, con il gruppo ‘Graziella’ guidato dal figlio Gianni Gori. Altro esempio, Giordana Giordini presidente degli orafi di Confindustria, che guida un’azienda con più di 50 anni di storia.

Tra i ‘big’ dell’imprenditoria aretina c’è senza dubbio Ivana Ciabatti, che praticamente dal nulla ha creato Italpreziosi, un’azienda con fatturato di 6 miliardi e mezzo nel 2020. Sempre in tema di economia, nelle posizioni di vertice di Ascom c’è Catiuscia Fei, la vice direttrice, come anche Edi Anasetti è vice direttrice di Cna. Valeria Alvisi è invece la direttrice di Confesercenti, eletta da qualche mese dopo che quel ruolo era stato ricoperto per trent’anni circa da Mario Checcaglini. Dal 2018 Alessandra Papini è la segretaria provinciale di Confartigianato e da poco ed è stata chiamata a far parte, unica rappresentante della Toscana, del Comitato nazionale dei segretari di Confartigianato. Cambiando ambito, Silvia Russo è la prima segretaria di un sindacato ad Arezzo: la Cisl l’ha scelta a marzo come successore di Marco Salvini.

In ambito politico, Silvia Chiassai Martini, l’attuale presidente della provincia, è anche la prima donna a ricoprire l’incarico, mentre per quanto riguarda i sindaci, il capoluogo ha scelto sempre uomini. Non che le donne non ci abbiano provato: c’è stata Monica Bettoni - che è stata anche deputato, senatore e sottosegretario alla sanità con Prodi - poi Rossella Angiolini, Grazia Sestini, diventata deputato e sottosegretario al lavoro con Berlusconi e poi garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Ci hanno provato, ma con schieramenti che già in partenza avevano meno probabilità di farcela, Cristina Nardone e Laura Bottai.

Ma niente, la poltrona di primo cittadino di Arezzo è rimasta saldamente in mano agli uomini. In provincia, le cose vanno diversamente e i sindaci donna non sono più una novità mentre, allargando lo sguardo al nazionale, la deputata Maria Elena Boschi è stata l’unica donna aretina a ricoprire la carica di ministro. Al contrario della poltrona di primo cittadino, quella di prefetto attualmente è occupata da una donna, Maddalena De Luca, e sono così quattro le donne che, consecutivamente, hanno guidato il Palazzo del Governo a Poggio del Sole: prima di De Luca ci sono state Anna Palombi, Clara Vaccaro e Alessandra Guidi.

Alla fine degli anni Duemila, la carica è stata ricoperta da Maria Adelaide Garufi e prima ancora da Anna Maria Sorge, poi capo dell’intelligence. Incarichi dirigenziali per le donne all’ospedale: c’è la direttrice sanitaria, la senese Simona Dei, Barbara Innocenti è la direttrice del San Donato e Vianella Agostinelli dirige il dipartimento infermieristico ostetrico mentre Anna Beltrame è la responsabile della campagna vaccinale.

In ambito scolastico, ha debuttato pochi giorni fa Sonia Carmignani, pro rettore della sede aretina dell’università di Siena, mentre non mancano presidi di istituto donna: Mirella Ristori del liceo classico ‘Petrarca’ e Monica Cicalini al liceo scientifico Redi, per fare degli esempi.

Polizia, carabinieri e Finanza sono saldamente trainati dal ’sesso forte’ e anche a Palazzo di giustizia i ruoli di vertice – procuratore capo e presidente del tribunale – non sono appannaggio delle donne anche se la giovane aretina Giulia Soldini è il coordinatore dell’Ufficio gip.

Stelle aretine brillano anche nel campo dello spettacolo e dello sport. È nata a Kiev, ma cresciuta ad Arezzo l’attrice Anna Safroncik, che ha seguito la madre, la ballerina Lilia Chapkis, nel trasferimento in Toscana. Star del piccolo schermo e del teatro, Safroncik torna periodicamente in città per far visita ai suoi cari. In ambito sportivo, si distingue la ginnasta montevarchina Lara Mori, due volte campionessa italiana al corpo libero, che ha partecipato alle ultime olimpiadi. Ha vinto di recente i campionati italiani di pattinaggio freestyle l’aretina Valetina Di Somma, anche se ha dovuto allenarsi fuori dalla città: la mancanza di spazi di allenamento adeguati, problema che riguarda un po’ tutte le discipline, non favorisce la crescita di campioni, né uomini né donne.