Lezioni all’estero grazie alla figlia di Meoni

A sei liceali le borse di studio nel nome di Chiara: esperienze fuori Italia per imparare le lingue. Emozione a un anno dalla morte della ragazza

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di Lucia Bigozzi

La "lezione" di Chiara è nei pensieri dei compagni di scuola che "dal dolore hanno tratto la forza di elaborare il vuoto, riempiendolo di lei, dei suoi sogni". L’emozione rallenta le parole di Sandra Bernardini, insegnante di Chiara, la figlia del campione di motociclismo Fabrizio Meoni scomparsa un anno fa a 18 anni. Sei borse di studio per scambi all’estero è la memoria che diventa nuova opportunità di crescita per gli studenti del liceo di Castiglion Fiorentino dove Chiara ha vissuto gli anni più belli della sua giovane vita, spezzata da una malattia. Un progetto nel solco di "ciò che lei amava: studiare le lingue straniere e viaggiare per conoscere il mondo", realizzato dall’Istituto superiore "Giovanni da Castiglione" con il sostegno della Fondazione "Fabrizio Meoni". E’ ciò che Chiara avrebbe voluto fare e ora faranno i suoi compagni che nei momenti di dibattito in classe "hanno trovato una risposta nella forza di questa ragazza per portare avanti le cose che lei non ha potuto realizzare, vivendo anche per lei", aggiunge Bernardini. Le borse di studio sono state presentate ieri al teatro "Spina" in una serata organizzata dall’istituto guidato da Sauro Tavarnesi in continuità con il lavoro del predecessore Angiolo Maccarini. Una serata di lacrime ma anche di gioia nel ricordo di Chiara che non se n’è mai andata e "vive" con i ragazzi e le ragazze nell’aula di lingue straniere che porta il suo nome.

"Le borse di studio saranno assegnate a sei studenti secondo i criteri di merito e di reddito. L’idea è strutturare il progetto in memoria di Chiara; quando i ragazzi andranno all’estero porteranno con loro il suo abbraccio e scatteranno foto da custodire nell’aula a lei dedicata".

Durante la manifestazione sono stati consegnati le certificazioni di inglese e i diplomi di maturità. I ragazzi della compagnia teatrale hanno interpretato un testo tratto da "Aspettando Godot" di Beckett e le ragazze della scuola Dam Danza hanno eseguito una performance dedicata a Chiara che "adorava ballare". La scomparsa della diciottenne ha lasciato il segno nella comunità: l’immagine che racchiude la vicinanza dei castiglionesi alla famiglia è la commemorazione di un anno fa al piazzale del Cassero con la gigantografia che ritrae i volti di Chiara e del padre Fabrizio, mostrata in un girotondo silenzioso dagli amici, i compagni di scuola, i docenti, i familiari e dal sindaco Mario Agnelli. Oggi trattenendo a stento la commozione, commenta: "Chiara è destinata a non essere dimenticata, figlia degna di Fabrizio Meoni. La spontaneità con cui l’istituto scolastico le ha dedicato l’iniziativa è condivisibile ed encomiabile".