Una lettera ad ogni Natale, pensieri che per venti anni raccontano cosa siamo diventati e, forse, come non dovremmo più essere. Dalla nostalgia della festa vista con gli occhi da bambino che comincia con la raccolta della borraccina nei boschi per fare il presepe alla consapevolezza che tutto è stato brutalmente soppiantata dalle "multinazionali della felicità", sfavillio di luci e regali inutili per un Natale più ricco ma vuoto di significati.
Mario Rotta ha messo queste riflessioni nel libro "Lettere al Natale" che verrà presentato oggi venerdì 24 novembre alle 18 alla libreria Feltrinelli di via Garibaldi ad Arezzo con letture dell’attrice Cinzia Virginia Vaccari.
Un percorso che si snoda in ragionamenti sul consumismo, l’economia, il conformismo, la morale, la mediocrità, l’etica, la libertà e la democrazia. Racconti e brevi saggi selezionati tra quelli pubblicati sul blog dell’autore "che parlano spesso della sobrietà e dell’intimità del Natale prima che diventasse una forma ostentata di consumismo esasperato" spiega Mario Rotta. Ma c’è anche una via salvifica: responsabilità, tolleranza, consapevolezza, dignità. E persino una idea regalo: torniamo alle emozioni.