L’emergenza è passata ma torna la neve

Nella fascia montana della Valtiberina il maltempo potrebbe creare ulteriori problemi. Il sindaco di Sestino: "Quanti pericoli"

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di Claudio Roselli

La fase più delicata è alle spalle, ma c’è il timore che nella fascia montana della Valtiberina la neve possa tornare già prima del fine settimana. A Sestino, elettricità ripristinata per le famiglie delle località di Valcava, Palazzi e Villapiana, che hanno comunque vissuto più di 24 ore di black-out. Tutto a posto intorno alle 19 di martedì e senza ricorso a gruppi elettrogeni. Nel corso della mattinata di ieri, poi, risolto anche l’altro disagio, che per quasi due giorni aveva tenuto una larga fetta di utenza del Comune senza telefonia fissa e senza copertura internet: la neve si era abbattuta sui cavi della linea in un punto compreso fra Pieve Santo Stefano e Badia Tedalda e c’è il rischio che il peso della spessa coltre bianca possa di nuovo minacciare i cavi sospesi in altre zone. "La botta peggiore l’ha comunque subita il nostro patrimonio arboreo – ha precisato Franco Dori, sindaco di Sestino – tanto più che il nostro è un territorio comunale abbastanza grande, per cui dovremo sostenere una spesa ingente". Ulteriore miglioramento delle condizioni a Badia Tedalda, dove è caduto un metro di neve: le strade sono tutte sgombere ed erano percorribili anche l’altro ieri, ma specie in quelle secondarie di collegamento con le frazioni c’erano cumuli sulla carreggiata. Come sempre, massima attenzione nelle ore notturne e di prima mattina, quando le temperature tendono a scendere sotto lo zero e il ghiaccio la fa da padrone. Situazione di normalità piena nel fondovalle e lungo la E45, che ha vissuto la parentesi più delicata nel fine settimana, quando la precipitazione è stata molto intensa, con la coltre bianca alta diversi centimetri e una coda di veicoli che aveva raggiunto i 10 chilometri all’altezza dei viadotti sui quali ci sono fissi i cantieri: il Tevere IV e il Puleto. La polizia stradale di Città di Castello, che ha la competenza sulla superstrada fino al confine con la Romagna, ha lavorato sodo senza lasciare indietro nessuno dei 150 automobilisti rimasti bloccati. È stata d’altronde una tormenta con pochi precedenti e, proprio per questo motivo, alla ripresa di lunedì le forze dell’ordine hanno agito con tempestività; l’istituzione del codice nero sul tratto appenninico e rosso da Sansepolcro a Pieve Santo Stefano ha prevenuto il formarsi di possibili nuovi blocchi alla circolazione, permettendo ai mezzi spalaneve di entrare in azione e di liberare la sede stradale, anche se qualcuno sul public group "Vergogna E45" si è lamentato per la chiusura dell’arteria pur non essendovi più neve dal pomeriggio in poi.