Lei si ammala, lui la segue: combattono insieme il tumore, la storia diventa serie on line

La storia di Giulia e Simone: l’istituto oncologico li prende come testimonial sui suoi canali. Già pronto il primo episodio della serie con l'abito da sposa

Giulia e Simone

Giulia e Simone

Arezzo, 7 febbraio 2020 - L’amore come arma fondamentale nella lotta contro il cancro. È con questo spirito che il 4 febbraio, giornata internazionale contro il cancro, l’Istituto oncologico romagnolo ha lanciato una nuova campagna sui propri profili social, legata a una raccolta fondi che terminerà il giorno di San Valentino, festa degli innamorati: tali sono infatti i due protagonisti, Giulia e Simone – 29 anni lei di Soci, 38 lui di Foiano - da tempo a Forlì per motivi di lavoro.

Simone è cardiologo all’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì; Giulia, dopo aver conseguito un master in cure palliative e terapie del dolore, si occupa di assistenza domiciliare all’Hospice di Forlimpopoli. Un grande amore nato in corsia, il loro: i due vanno a convivere a Forlì, accarezzano mille progetti e speranze per il futuro. Ma a distanza di un mese, Simone avverte qualcosa di anomalo all’altezza del seno della compagna.

«Era come un nocciolino, appena percettibile – dice Giulia – lui subito ha pensato male, io ero tranquilla, al punto che, quando mi convocarono dall’ospedale, pensai a un errore». Ma un errore non era: da quel momento, inizia per lei un percorso lungo e accidentato, fatto di operazioni, chemioterapia e radioterapia. Simone si attiva subito: da medico, anche se non oncologo, conosce bene il duro cammino.

«Ho capito presto, però, che non erano richieste le mie competenze: la rete oncologica romagnola funziona bene Giulia seguita costantemente da dottori, non era mai sola. Lei necessitava di altro: aveva solo bisogno di un compagno». I momenti dolorosi non mancano: tra questi, quello in cui Giulia si vede cadere i capelli l’uno dopo l’altro.

«Li ho sempre avuti lunghissimi, quando mi sono accorta che iniziavano a cadere è stato un trauma. Simone ogni mattina passava e li raccoglieva, perché non li vedessi. Ma me li ritrovavo sul cuscino. Così, un giorno, mi sono decisa a porre fine a quella sofferenza e ho chiesto a lui di radermi: è stata una liberazione. Ci ho messo tanto a ricominciare a riconoscermi allo specchio per quella che ero,

Di quel volto, senza capelli e gonfio di cortisone, distinguevo solo gli occhi. Ma anche in quei momenti, la vicinanza di Simone mi convinceva che potevo farcela». La storia continuerà sui canali dell’Istituto Oncologico Romagnolo, ma qualcosa già sappiamo: Giulia ora sta bene e la coppia è più innamorata che mai.

Tant’è che, al termine del primo ’episodio’, i due regalano una piccola anteprima di ciò che tutti auspicavano: una foto in cui lei è vestita da sposa. Un finale commovente, all’altezza di una storia da favola