
Alla presentazione della mostra interverranno i due curatori Cortoni e Baroni
POPPIUna mostra tutta al femminile che mette in scena, per la prima volta, una raccolta ragionata di stampe su carta e seta, dipinti, incisioni, illustrazioni e documenti: opere poco note, alcune delle quali inedite, realizzate dal Medioevo ai giorni nostri grazie al talento, all’ingegno e al ‘tocco’ inconfondibile di religiose, artiste e scrittrici. Donne straordinarie che hanno saputo sfidare l’ostracismo del loro tempo, trasformandolo in cifra personalissima, segno tangibile ed eterno. È questo il leitmotiv di “Tocco femminile – L’eccellenza di incisore, pittrici e letterate tra il XVI e il XIX secolo”, la rassegna che si apre domenica in due luoghi simbolo del Casentino: il Castello di Poppi e il Monastero di Camaldoli, appuntamento di punta dell’estate culturale nella vallata.
Alla cerimonia inaugurale, in programma domenica alle ore 18 al Castello di Poppi, saranno presenti il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco di Poppi Federico Lorenzoni, il priore generale dell’Ordine Camaldolese dom Matteo Ferrari e il consigliere con delega alla cultura del Comune di Poppi Lorenzo Basagni. Alla presentazione, moderata da Alessia Busi del Comune di Poppi, interverranno i due curatori: dom Claudio Ubaldo Cortoni, bibliotecario e archivista di Camaldoli, e la storica dell’arte Alessandra Baroni.
Il percorso espositivo, realizzato con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana e del Comune di Poppi e in collaborazione con la Comunità camaldolese, è curato da Camaldoli Cultura e dall’editore Mazzafirra.
Tra le opere in mostra al Castello di Poppi, spiccano quelle della prima incisora professionista della storia, Suor Isabella Piccini (1644–1734), che nel convento delle monache agostiniane di Santa Croce a Venezia realizzò oltre 160 incisioni a bulino per 60 volumi a stampa.
Desta interesse anche un documento del 1366 che attesta la vendita di una schiava di origine tartara, utile a far luce sulla pratica della schiavitù tra Firenze e Venezia nel Medioevo, così come la lettera autografa della scienziata veneziana Elena Piscopia Cornero, la prima donna laureata della storia (Padova, 1378). Nella nuova biblioteca del Monastero di Camaldoli sarà inoltre possibile ammirare cinque pergamene del 1317 contenenti l’inventario dei beni dei monasteri femminili sotto la tutela di Bonaventura da Fano, priore generale dell’ordine. Si tratta dei primi documenti della storia in omaggio alle biblioteche monastiche femminili, spesso trascurate rispetto a quelle maschili.
La mostra, resa possibile grazie al sostegno di Coingas spa, Freschi & Vangelisti, Poggi spa e con il contributo di Walter Della Barba, Gaspare Emmanuele e Valentina Trizzino, sarà aperta dal 20 luglio al 28 settembre.
Fiamma Domestici