L’arte dell’acquarello. Marcello Medici espone a Sansepolcro

Marcello Medici, artista schivo, esprime la propria creatività attraverso l'acquerello, ritraendo paesaggi, animali selvatici e cani. Le sue opere, delicate e sfumate, sono state protagoniste di mostre in Italia. Un percorso intimo, uno sguardo affettuoso per la natura.

L’arte dell’acquerello come oasi di raccoglimento e serenità, di fantasia e riflessione, in una vita ricca di impegni: questo probabilmente è uno dei significati che per Marcello Medici ha la disciplina che ha scelto per esprimere la propria creatività. Artista schivo per temperamento quanto sensibile all’eterno fascino della natura, Medici espone in quella Sansepolcro Art Gallery che ha fondato qualche mese fa assieme a Stefano Vannini. L’esposizione, che resta aperta fino al 31 dicembre, presenta opere fra il 1999 e questo 2023: sono tutti dipinti ad acquerello, appunto, ispirati a immagini di paesaggi fra bosco e campagna ma anche di brume di costiere nordeuropee, oppure ritratti di animali selvatici come fagiani e beccacce o ancora di cani, a testimonianza della passione per la caccia che Marcello Medici testimonia con un’ampia sezione dei suoi lavori. Delicatezza e sicurezza del tratto, tocco sfumato ma efficacissimo nel suggerire l’essenza dei soggetti ritratti: sono alcune delle caratteristiche di queste opere, che sono parte di un patrimonio creativo protagonista nel corso degli anni di mostre, personali e collettive, proposte da Medici a Sansepolcro e in altre zone d’Italia. Un percorso intimo, il suo, uno sguardo attento e affettuoso per una natura che l’autore attraversa spesso nelle sue lunghe passeggiate in campagna.