"Ecco dove abbiamo sepolto le monete": museo, la confessione dei due ventenni

Avevano nascosto il bottino sotto un albero per poi andare a riprenderlo: crollano e confessano. Azione dei vigili aiutati dai carabinieri.

Carabinieri al museo

Carabinieri al museo

Arezzo, 12 novembre 2019 - Due ventenni, per l'esattezza uno di 23 e l'altro di 19 anni, erano i responsabili del furto di medaglie d'argento e rame ai danni del museo di Castiglion Fiorentino. Ne avevano trugate ben 61 e sono state tutte ritrovate sotterrate sotto un albero.

Sono due castiglionesi e quindi "giocavano" in casa. E uno dei due era un ex collaboratore del sistema museale. Furto aggravato in concorso è l'accusa per la quale sono stati denunciati.

Erano entrati dopo mezzanotte, rompendo una finestra con una spranga e poi al posto delle classiche torce da ladri erano armati di cellulari per farsi luce. Hanno spaccato le vetrine: e dentro hanno scelto, chissà se a caso o da esperti numismatici, prendendone 61 su 550 medaglie. E' scattato il sistema di allarme, provocando l'arrivo dei vigilantes: ma i due giovanotti erano già andati via.

 Il comando di Polizia municipale però li ha scovati in quattro giorni, grazie all'aiuto dei carabinieri. Sono stati portati al comando e durante l’incontro sono crollati quasi subito, confgessando quello che avevano combinato.

La spranga è stata ritrovata non distante dal museo, le medaglie sotto l'albero, nella zona dei Cappuccini, forse immaginando di tornarci con calma a riprenderle. Con l'aiuto anche delle telecamere anche se nei loro movimenti avevano cercato di  evitare quei vicoli dove gli occhi elettronici erano posizionati. E sono stati loro stessi a portare i vigili nel campo, riportando a galla le monete.