Ladre ma col reddito di cittadinanza

E’ la novità emersa dalle indagini della Municipale dopo il raid di madre e figlia all’interno del market

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di Lucia Bigozzi

Non hanno rubato cibo per fame, o tantomeno perché erano disperate. In tasca avevano entrambe la tessera da percettori di Reddito di Cittadinanza con cui avrebbero potuto tranquillamente pagare la spesa alimentare. E’ la novità emersa dalle indagini degli investigatori dopo la scorreria di madre e figlia, entrambe originarie di Castiglion Fiorentino, tra gli scaffali di un supermercato a Magione, in Umbria.

Nei giorni scorsi le due donne, una quaranticinquenne e una ventenne, con la loro auto avevano raggiunto il centro commerciale Pesciarelli nella cittadina alle porte di Perugia e dal reparto latticini avevano prelevato due grandi forme di formaggio, poi nascoste nelle rispettive borse. Per non dare troppo nell’occhio, una volta alla cassa, avevano pagato il costo di uno yogurt ed erano uscite senza problemi. Ma il personale del centro commerciale, dopo le verifiche sulla merce sparita, aveva fatto partire la segnalazione e gli agenti della polizia del paese umbro erano riusciti a individuare il veicolo utilizzato dalle due donne per la scorreria. Le ricerche hanno portato gli investigatori a Castiglion Fiorentino dove sono risultati fondamentali gli accertamenti eseguiti dagli uomini della polizia municipale per risalire all’identità della coppia.

Secondo quanto riferito dagli inquirenti, madre e figlia avrebbero già compiuto altri raid in supermercati e per questo sono conosciute alle forze dell’ordine. Ma dalle indagini è saltato fuori anche altro, ovvero la "sorpresa" del reddito di cittadinanza che ciascuna delle due donne percepisce. Un sostegno economico al quale, evidentemente, avevano pensato di aggiungere lo "shopping" gratis. Gli agenti della polizia di Magione hanno potuto identificarle dopo aver sottoposto ai colleghi della Municipale di Castiglion Fiorentino i fotogrammi delle telecamere di videosorveglianza posizionate all’interno del supermercato. Una comparazione che ha permesso di verificare le responsabilità di madre e figlia.

Una volta rintracciate, sono state identificate e per loro è scattata la denuncia alla procura di Perugia: dovranno rispondere di furto in concorso. In provincia di Arezzo non è il primo caso di persone che compiono reati e usufruiscono della misura prevista dallo Stato per combattere la povertà. C’è un precedente che risale a meno di un mese fa e anche in questo caso arriva dall’Umbria dove la polizia di Perugia ha sgominato una banda di malviventi specializzata in furti in abitazione nella zona di Assisi ma estesi anche alle province di Arezzo e Siena, come nel caso delle scorrerie alle porte del capoluogo aretino, nel Cortonese e in Valtiberina, ad Anghiari. La polizia ha smascherato sedici persone e di queste dodici sono risultate assegnatarie del reddito di cittadinanza, nonostante avessero sulle spalle precedenti specifici per reati contro il patrimonio. Come nel caso di madre e figlia che quel giorno avevano deciso di fare la spesa gratis ma sono state "tradite" dal formaggio.